Queste sono le spese affrontate dall’Unione Europea (28 paesi) per la difesa.
Un report dell’Istituto dell’Unione europea per gli studi sulla sicurezza che ci quantifica la misura di quanto si spenda sul versante della difesa per ogni singolo paese.
Ora, senza fare della retorica politica su quanti bilioni di € sono stati spesi per la difesa, ci si domanda quanto si sarebbe potuto fare con una piccola parte di questi soldi se fossero stati indirizzati sul versante della sanità gratuita (medicine, operazioni chirurgiche…), dell’istruzione pubblica (libri, dispense, informatizzazione…), di costruzioni civili (case, scuole, ospedali, ponti sicuri…), d’interventi sulle emergenze (terremoti, esondazioni…)?
Una domanda che dovrebbe farci riflettere su cosa sia il significato autentico di sicurezza.
Studi sociologici dimostrano che vi sono meno problemi di delinquenza quando il benessere è diffuso tra le persone e non concentrato in poche mani… E, molte volte, gli investimenti nella difesa sono l’alibi per contenere eventuali tensioni sociali e preservare il potere in mano ad un limitato numero di persone. Infatti, si usano i poveri che, non avendo sbocchi lavorativi nel loro paese, sono andati a fare i poliziotti (ricordate Pasolini cosa diceva delle forze dell’ordine contro i figli di papà che gli si scagliavano contro?) per manganellare altri poveri che nelle piazze rivendicano più equità economica e sociale.
Un tormentone, che se non interrotto da valide argomentazioni, ci troverà sempre (e ingiustamente) gli uni contro gli altri…
MOWA
Dati tratti da R. Cotti su twitter