Ogni singola persona può liberarsi tranquillamente dalla cultura capitalista se prende consapevolezza che questa visione del mondo porta ad un imbarbarimento tale perché rigetta indietro ogni condizione migliorativa e di buon senso per il genere umano. La dimostrazione di come la cultura capitalista si sviluppi in tutti i meandri del sistema Paese l’abbiano descritto in questi due articoli sottostanti dove, nel primo, si arriva a spremere ulteriormente una persona già sfruttata e, nel secondo, dove si viene a promettere generi alimentari in cambio di un voto per far eleggere un candidato di fiducia del padrone.
Due aspetti che hanno molto in comune e che sono consequenziali ad una cultura incivile, antisociale e disonesta.
Un Paese, veramente, civile si dimostra tale quando tutti stanno bene sia sotto il profilo economico-sociale che intellettuale. Hanno ragione in uno dei due articoli nel sostenere che “l’illegalità diffusa alimenta la piccola e la grande criminalità e la politica personale sporca. Ribellatevi, liberatevi!“
Candidati alle elezioni che, poi, si dimostrano quello che sono in realtà e che predicano bene ma razzolano malissimo alimentando, invece di sopprimere, aspetti di illegalità e come ben dimostrato dal buon giornalismo investigativo nel fenomeno del “Paradise Papers” di questi mesi.
MOWA