Ricordate questo video (sotto) girato nel 2004 tra gli aspiranti di un corso di giornalismo della Provincia di Milano in cui Rocco Casalino sosteneva che “fra 10 anni sarò il vostro capo“?
In detto video sosteneva quale fosse la sua concezione della partecipazione politica: “La mia idea sulla politica? E’ questa!” “Quando entrai nel Gf [programma televisivo Grande Fratello. ndr] mi scoprii manipolatore. Ero malvagio, falso. Manipolai gli altri concorrenti per far fare a loro ciò che volevo. Fui nominato all’ultima nomination” e, poi, a tutto campo su poteri forti, televisione, sessualità…
Un video/revelation su come sia stato l’approccio dell’ingegnere elettronico tedesco, Rocco Casalino, con il mondo della politica che lo portò, dal Grande Fratello al M5S, sino, al giugno del 2018, ad essere il portavoce del Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte.
Persona decisamente abile e conoscitore delle tecniche di persuasione che, però, non ha saputo tenere conto delle variabili che potrebbero insorgere sulla strada di chiunque. Un esempio di variabile, sono le conseguenze della pubblicazione della registrazione audio in cui lo stesso Casalino minaccerebbe, sostengono le cronache, i funzionari del Ministero di Economia e Finanza affermando che la “pubblicazione viola il principio costituzionale di tutela della riservatezza delle comunicazioni e, nel caso fosse accertato che sia stato volontariamente diffuso ad opera dei destinatari del messaggio, le più elementari regole deontologiche che impongono riserbo in questa tipologia di scambi di opinioni”. Questa affermazione da parte di un sostenitore, nonché ex candidato del M5S, lascia l’amaro in bocca e cozza con le battaglie di quel movimento/partito sulla pretesa trasparenza delle comunicazioni, tanto più, se provenienti dall’entourage politico pentastellato.
Do you remember, maybe, lo streaming Grillo-Renzi? Rimasto, forse, l’unico caso (propagandistico?) del movimento.
Un altalenismo di un movimento, riportano sempre le cronache quotidiane, che finirà per nuocere tutti quando, poi, si arriva a giustificare le parole di Casalino:
“In serata il vicepremier Luigi Di Maio ha pubblicato sul Blog delle stelle il contenuto di una lettera inviata a tutti i parlamentari M5s. Un testo in cui non solo difende Casalino, ma ascrive l’intera vicenda della pubblicazione di questo audio a una strategia per colpire gli uomini della comunicazione M5s più ancora degli eletti: “Ciò che ritengo inaccettabile – scrive Di Maio – è che adesso il bersaglio siano diventati i nostri dipendenti della comunicazione. Chiunque vive il Movimento conosce bene l’importanza delle nostre strutture di comunicazione. Sono i migliori perché, in tutti questi anni, si sono inventati ogni giorno metodi alternativi alle tecniche tradizionali per far arrivare i nostri contenuti a milioni di italiani. Qualcuno dice che diamo troppa importanza agli uffici comunicazione e ai loro dipendenti. Qualcuno ci critica dicendo che li paghiamo troppo, (poi quegli stessi sono pronti a massacrarci se li paghiamo poco)”.
Consentite qualche obiezione su quanto sostenuto dal Ministro Di Maio che, forse, non vuole ammettere cosa venne fuori in un altro caso di registrazione nel Fuori-onda a Piazza Pulita su La7, con l’ex consigliere del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia, il quale disse:
Casaleggio è il “guru” che ha costruito il Movimento di Grillo. E’ lui che comanda. E’ il padre padrone. Prende per il culo tutti.
“E’ il padre padrone“! Accidenti, che precisione terminologica.
Sì, ha detto proprio “padre padrone” e, infatti, il Movimento non ha mai fatto questioni o querelato chi scrisse nel dettaglio la mappa di siffatta formazione e la definì in un post, nientemeno: M5S la stampella del potere.
E, Rocco Casalino delle esternazioni del suo vicino di partito non ne sapeva nulla? E, se sapeva, come si colloca rispetto alla estrema franchezza e sincerità dal suo compagno di partito visto che non risulta aver subito ripercussioni?
I cinquestelle, così i suoi responsabili per la comunicazione (Rocco Casalino compreso), non hanno mai fatto caso a quel post, come a molti altri, che li annoverava tra i poteri forti, che ripercorrevano le tappe di vita di quel movimento/partito, oppure, si deve credere alla seconda parte di quanto affermato da Giovanni Favia sia più vera e attuale che mai?
MOWA