Danilo Tosarelli – MILANO
Mi è difficile confrontarmi con chi ha un pregiudizio nei confronti di chiunque indossi una divisa.
Vi leggo da sempre e sono fortemente infastidito da questo peccato originale che voi indirettamente mi attribuite.
I fatti di Vicenza sono riportati male.
Volutamente l’articolo è di parte, piacerà a chi odia le forze dell’ordine.
Peccato che non è vero che sono tutte cattive, mentre è molto vero che non tutti i cittadini sono vittime.
Parlo per esperienza diretta e vi assicuro che il lavoro in strada è assai complicato.
Siamo tenuti a far rispettare le leggi e se non lo facciamo siamo soggetti a pesanti critiche.
Se lo facciamo, siamo criticati per i metodi e le forme, che non sempre prevedono il bon ton.
Razzismo e fascismo in alcuni componenti delle Forze dell’Ordine?
Certo. Scopriamo l’acqua calda.
Sono accaduti fatti terribili, con gravi responsabilità di appartenenti alle Forze dell’Ordine?
Purtroppo sì. Guai a non voler ammettere precise responsabilità.
La lista è lunga e fa bene Palidda, a vigilare con la massima attenzione sul comportamento di chi indossa una divisa.
Giusto far sentire il fiato sul collo, su quegli organismi istituzionali che devono evitare facili deviazioni.
I valori della Costituzione devono essere rispettati, ma non sempre è facile applicarli rigorosamente.
Dopodichè è strumentale e non rende un buon servizio all’informazione, condannare a priori.
Giustizia e verità devono viaggiare insieme.
Non può essere che i fatti del G8, Cucchi, Aldrovandi, Uva….ci rendano sempre colpevoli.
Non si può paragonare la merda con la cioccolata.
I fatti di Vicenza non sono minimamente assimilabili al caso Floyd, ma l’articolo ammicca.
Come ammicca l’intervista rilasciata dall’amico del ragazzo arrestato.
La verità è sempre rivoluzionaria e questa regola deve valere per chiunque.
Chi ha scritto l’articolo sa già tutto e sa già chi è il colpevole.
La trama del film è inequivocabile ed il poliziotto ha preso per il collo la persona….
Perchè era un “negro”….. ed il poliziotto era razzista e violento.
Non credo sia andata così ed insisto nel sostenere che ogni atteggiamento pregiudiziale allontana dalla verità.
Solo domenica scorsa, ero in servizio e mi è capitato un caso simile.
Rifiuto di farsi identificare da parte di cittadino romeno.
Sembrava brava persona, ma la circostanza richiedeva di conoscere chi fosse.
Dopo insistenti richieste da parte nostra, la persona ha accettato di consegnarci i suoi documenti.
Abbiamo scoperto che era già stato ospite del carcere di San Vittore, aveva altri precedenti…
E tra le altre cose, aveva 2 ordini di espulsione dal territorio italiano.
Abbiamo dovuto portarlo in comando per procedere.
Durante il trasporto ha dato in escandescenze, perchè lui “non aveva fatto nulla”….
Abbiamo anche dovuto usare ogni attenzione per evitare atti di autolesionismo.
Fasi necessariamente concitate, perchè il romeno aveva 30 anni e non gradiva….
Vi posso assicurare, che se qualcuno avesse ripreso tutte le fasi dell’intervento, probabilmente…
Avrebbe potuto recriminare su qualcosa, prima fra tutto, il perchè portarcelo via.
Noi sapevamo ed avevamo obbligo di procedere, il cineoperatore non sapendo, avrebbe raccontato forse altro.
Quante cose, al comune cittadino possono apparire eccessive ed invece per noi sono irrinunciabili?
Lo impone la divisa che indossiamo e spesso anche la circostanza.
Quante volte vorremmo soprassedere ed invece è il cittadino di passaggio che ti ricorda i tuoi doveri?
L’omissione d’atti d’ufficio è reato grave per il pubblico ufficiale.
Non sempre si può ascoltare la nostra buona coscienza e allora si deve procedere….
Insomma, perchè mi sono dilungato?
Perchè detesto chi da’ giudizi senza conoscere.
Perchè vorrei fosse chiaro, che anche fra di noi esistono operatori democratici e non solo razzisti e fascisti.
Io fra questi e non ho bisogno di patenti che testimonino quanto siano radicati in me certi valori.
Chi mi conosce e mi legge da anni, sa quanto mi stia a cuore un processo di democratizzazione nelle nostre fila.
Dopodichè, non sono articoli come questo che possono facilitare il mio compito.
Troppa faciloneria, troppa superficialità e troppi pregiudizi sono elementi che complicano il confronto.
Contropiano eccede spesso in questo, lasciando spazio a chi ha già condannato l’operatore di polizia.
Ripeto. Il pregiudizio allontana dalla verità.
Sono convinto, che se un cineoperatore avesse ripreso il nostro intervento di domenica, noi avremmo fatto notizia.
Le immagini possono essere interpretabili e ci vuole poco a raccontarle come fa più comodo.
Io invece rivendico tutto di quell’intervento e vi assicuro che non abbiamo mai ecceduto.
Eppure……sono convinto che Contropiano avrebbe trovato spazio in MALAPOLIZIA.
Io invece, lo avrei inserito nella categoria BUONAPOLIZIA.
Compagni, vi invito ad una maggiore attenzione nel selezionare i casi.
Non tutto è MALAPOLIZIA.
Ed anche fra noi che svolgiamo un lavoro difficile, esistono cuore e coscienza.