Regionali 2023, Parlate di mafia! Dopo il successo della prima edizione, lanciata in occasione delle elezioni politiche, torna la nostra call to action “Parlate di mafia“, stavolta rivolta ai candidati alla carica di Presidente e di consigliere regionale nel Lazio e in Lombardia.
“Parlate di mafia” fu l’appello del giudice Paolo Borsellino quando a Palermo e in Sicilia la mafia non esisteva ma ammazzava centinaia di uomini e donne, nell’indifferenza generale. Oggi non abbiamo più i morti per strada ma questo non significa che il potere mafioso sia meno pericoloso: continua ad essere la principale minaccia alla democrazia e alla libertà del nostro Paese.
La ragione di questa nostra campagna di sensibilizzazione risiede nel fatto che il tema tiene raramente banco nel dibattito politico e sui media tradizionali, se non agli anniversari delle Stragi. E anche quando compare in qualche programma, non è mai al primo posto nell’agenda politica. Soprattutto quasi mai seguono i fatti.
Sia la Lombardia che il Lazio sono due regioni dove il fenomeno mafioso è purtroppo presente da decenni. Il rischio che una sottovalutazione spalanchi le porte alle organizzazioni mafiose negli appalti legati al PNRR e non solo è altissimo. E in un periodo storico come questo non possiamo permettercelo.
Ecco perché chiediamo a tutti i candidati di impegnarsi pubblicamente a portare avanti 7 impegni per i prossimi cinque anni e di mettere al centro della propria campagna elettorale il tema della lotta alla mafia.
Regionali 2023, non siamo all’anno zero ma…
Per fortuna nelle due regioni non siamo all’anno zero. Nel Lazio vi è la decennale esperienza del Comitato Legalità e Sicurezza, istituito dieci anni fa dal presidente uscente Nicola Zingaretti e da allora presieduto da Gianpiero Cioffredi, che per altro ha prodotto negli anni i preziosissimi rapporti “Mafie nel Lazio“.
In Lombardia vi è l’esperienza della Commissione speciale antimafia, presieduta prima da Gian Antonio Girelli (2013-2018) e poi da Monica Forte (2018 ad oggi), che ha portato nel 2015 all’approvazione della c.d. legge regionale antimafia, di recente aggiornata (ad oggi il testo integrato dalle modifiche di inizio dicembre non è ancora stato pubblicato sul sito di Regione Lombardia).
Tanto però c’è ancora da fare e va fatto nei prossimi cinque anni. In quella lista infinita, abbiamo deciso di individuare sette punti, per noi prioritari. (P.S. per la descrizione di ciascun punto, cliccaci sopra)
I nostri 7 punti per i candidati
1. Affrontare la Questione Morale
Il candidato si impegna a considerare prioritaria la questione morale, lavorando all’interno della propria coalizione (per i candidati Presidente) e del proprio partito (per i candidati consiglieri) affinché già dalla fase della formazione delle liste si escludano personalità in conflitto di interesse, aduse a pratiche clientelari e a frequentazioni non specchiate.
2. Rendere pubblici i propri finanziatori già in campagna elettorale
Il candidato si impegna ad aggiornare settimanalmente l’elenco di chi finanzia la propria campagna elettorale con cifre superiori a 500 euro, rendendolo pubblico nella sezione trasparenza del proprio sito elettorale (in assenza di un sito elettorale, attraverso i propri canali social).
3. Trasparenza sui capitali investiti nelle opere regionali
Il candidato si impegna a lavorare per l’introduzione dell’obbligo di dichiarazione del titolare effettivo in bandi, gare, convenzioni pubbliche e quant’altro presupponga impegni economici da parte dell’ente regionale.
4. Divieto per la Regione di rapporti economici con società offshore
Il candidato si impegna a lavorare per l’introduzione del divieto per l’ente regionale di contrarre rapporti di natura economica con società aventi residenza fiscale nei c.d. paesi offshore e/o con i titolari effettivi aventi residenza fiscale nei medesimi paesi e/o siano controllate da società schermo o da reticoli societari opachi, sollecitando il governo nazionale, anche depositando un disegno di legge, ad adottare queste misure e a renderle operative, anche al fine di tutelare le risorse del PNRR e delle altre opere strategiche regionali.
5. Costituire la Regione parte civile nei processi di mafia
Il candidato si impegna a sollecitare la costituzione dell’ente regionale come parte civile in tutti i processi di mafia che riguardano la propria Regione, impegnando le eventuali statuizioni ottenute per finanziare specifici corsi di formazione su prevenzione antimafia e anticorruzione per i dipendenti pubblici dell’ente regionale e dei comuni.
6. Valorizzare i beni confiscati
Il candidato si impegna a far sì che la Regione valorizzi e incentivi il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, sia aumentando i fondi per la loro iniziale ristrutturazione e messa in sicurezza, sia favorendo la loro gestione da parte di realtà di giovani under-35, provvedendo ad una loro adeguata formazione, nonché provvedere a una loro mappatura georeferenziata disponibile pubblicamente sul sito della Regione.
7. Insegnare la storia delle mafie della regione nelle scuole
Il candidato si impegna, nell’ambito dei noti bandi di finanziamento dell’educazione alla legalità, a vincolare tali fondi a percorsi di formazione che comprendano lo studio e l’approfondimento della storia delle organizzazioni mafiose della propria regione, con un focus particolare sulla provincia in cui ha sede l’istituto scolastico, mettendo a disposizione degli insegnanti pubblicazioni adeguate realizzate allo scopo.
Parlate di mafia, come si aderisce
Se sei un candidato alle Regionali 2023 per la carica di consigliere/a o di Presidente in Lazio o in Lombardia e condividi lo spirito della nostra iniziativa e vuoi impegnarti pubblicamente su questi sette punti, compila il modulo che trovi cliccando il tasto qui sotto.
Il tuo nome sarà pubblicato nell’elenco qui sotto, dopo che avrai dato notizia della tua adesione sui tuoi canali social/sito e ce lo avrai comunicato contattandoci (rispettiamo i piani di comunicazione dei candidati: puoi comunicarlo quando vuoi).
Qui puoi scaricare alcuni contenuti grafici della campagna per i social.
Non sei candidato? Diffondi!
Non sei candidato ma vuoi sostenere la campagna? Segnala “Parlate di mafia” al Comitato del candidato/a presidente e dei candidati consigliere/a che intendi votare. E, cosa più importante, diffondi sui social e invita i tuoi amici a fare lo stesso!
Regionali 2023, le adesioni a Parlate di mafia
Qui di seguito troverete le adesioni a “Parlate di mafia in Lazio e in Lombardia“, in ordine cronologico dal 21 dicembre 2022.
‘Ndrangheta in Lombardia, WikiMafia parte civile a Rho, Pioltello e Monza
21 Dicembre 2022