di Roberto Garcia Hernandez
Il Pentagono ha consegnato rifornimenti di armi e munizioni a Israele durante gli attacchi del governo di Tel Aviv contro Gaza, che hanno già ucciso più di 1360 persone, ha rivelato il quotidiano Stars and Stripes.
Questi rifornimenti sono stati consegnati la scorsa settimana e provengono dal magazzino di riserva per il tempo di guerra che gli Stati Uniti e Tel Aviv mantengono dagli anni ’90 in un luogo non rivelato del territorio ebreo, per usarli nei casi d’emergenza.
Tra le armi, mortai da 120 millimetri, granate e altri strumenti di morte, alcuni dei quali al punto di giungere alla data di scadenza , e che dovevano essere rinnovati, ha detto allo Stars and Stripes un funzionario del Pentagono che ha voluto l’ anonimato.
Gli accordi bilaterali indicano che il regime sionista può sollecitare la consegna in tempi brevi di queste armi, ma la transazione dev’essere approvata dal presidente degli Stati Uniti, così come il grande volume di aiuti che Israele riceve e che supera i tre milioni di dollari ogni anno.
Il portavoce del Dipartimento della Difesa, contrammiraglio John Kirby, ha cercato di diminuire l’importanza di questa recente consegna e ha detto in una dichiarazione ufficiale che in questo caso non è stato necessario l’avallo della Casa Bianca.
Nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno consegnato altre armi con le rispettive munizioni, ma i funzionari del Pentagono non vogliono offrire dettagli sui tipi, le quantità e il valore totale del transazioni, ha aggiunto il giornale.
“Gli Stati Uniti sono impegnati con la sicurezza di Israele e appare vitale per gli interessi nazionali nordamericani aiutare questo paese a sviluppare e mantenere forti capacità militari”, ha segnalato ancora il portavoce del Pentagono. (Traduzione GM – Granma Int.)
L’Avana. 1 Agosto 2014