Nella puntata di Report, di lunedì 7 Giugno, i giornalisti fanno emergere il malcostume all’interno del secondo sindacato italiano dove avvengono cose che offendono nel profondo i lavoratori iscritti perché si vedono realizzare operazioni speculative con i soldi dei tesserati, tanto che la testata riporta sul sito facebook
Cosa accomuna la vecchia sede milanese di un sindacato con una società campana che si occupa di carburanti? Per capire questa storia, bisogna risalire indietro di qualche anno quando il sindacato decide di vendere i suoi gioielli di famiglia, circa 1000 metri quadri in un palazzo vicino la stazione centrale di Milano. A quanto vengono venduti gli immobili? E chi compra? Al centro di questa compravendita c’è lo studio di uno dei consulenti di fiducia del sindacato, un commercialista finito sotto la lente della procura di Milano per alcuni presunti reati tributari. È la sua società di consulenza che prima compra gli immobili del sindacato e poi li rivende. Ma chi beneficerà alla fine dei soldi ricavati dalla vendita degli immobili?
Nel prosieguo della puntata i giornalisti entrano nel mondo dorato del calcio scoperchiando un verminaio di affari poco leciti. Infatti, scrivono di alcune realtà del pallone e che dovrebbero far riflettere i veri appassionati i quali, involontariamente, “agevolano”, ad ogni battuta di mani o di “ola” negli stadi per una bella azione, a questo mercimonio:
Il crollo repentino del sogno della Super Lega, la competizione che avrebbe dovuto ospitare solo i migliori e più ricchi club di calcio del Vecchio Continente, apre una voragine sulle condizioni finanziarie delle squadre più blasonate, in Italia e in Europa.
In Serie A, con la sola eccezione del Napoli, tutti i grandi club hanno bilanci in profondo rosso, aggravati dai contraccolpi del Covid-19. Ma perché i conti non tornano? Qual è la ragione di passivi di bilancio da svariate centinaia di milioni di euro?
Corruzione, riciclaggio, conflitti di interesse: sarebbero questi i mali che affliggono il calcio italiano ed europeo. Report ricostruisce le anomalie dello sport più amato, approfondendo le dinamiche che muovono la voce di spesa più significativa: la compravendita dei campioni. Qui giocano la loro partita i procuratori, dai grandi come Mino Raiola, ai meno conosciuti, che si muovono nel mercato intermedio.
Nel 2020 le squadre di Serie A hanno pagato ai procuratori 140 milioni di euro come diritti di intermediazione. Una spesa che si giustifica solo attraverso il rapporto malato messo in piedi tra procuratori, presidenti e direttori sportivi degli stessi club. Un rapporto spesso alimentato da conflitti di interesse e dove anche le mafie si muovono per giocare la loro partita.
Una guerra per i soldi in cui le prime vittime sono proprio i club.
Dopo i processi sul doping ai giocatori, Calciopoli, e l’inchiesta Infront sulla spartizione dei diritti televisivi, un nuovo scandalo sta per investire il mondo del calcio?
E molto altro ancora da non perdere…
(la puntata intera di Report)
MOWA