Secondo il Bureau of Investigative Journalism, il Pentagono ha versato alla Bell Pottinger 540 milioni di dollari per la copertura mediatica durante la guerra in Iraq tra il 2007 e 2011. Secondo il redattore video della compagnia Martin Wells, la società era obbligata a svolgere 3 tipi di attività: produrre spot televisivi, mettere Al Qaeda in cattiva luce creando false notizie per la televisione araba, così come creare video propagandistici falsi di Al Qaeda.
Wells ha descritto il lavoro che avveniva in questa base come “scioccante rivelatore e sconvolgente.”
Il Pentagono ha confermato la collaborazione con la Bell Pottinger nel quadro di operazioni di guerra psicologica e informativa degli Stati Uniti in Iraq, dicendo che i materiali prodotti dalla società erano “verosimili”.