A partire dalla visita del Papa, ma non solo, la Polizia Locale di Milano potrà svolgere anche funzioni di prevenzione del terrorismo internazionale.
Lo dice un comunicato datato 8 febbraio 2017 e firmato dal Comandante Antonio Barbato e dall’Assessore alla sicurezza Carmela Rozza.
Tutto ciò desta in noi grande preoccupazione.
La Polizia Locale non ha l’addestramento e non è preposta a tali compiti.
I nostri compiti sono altri. Compiti di polizia stradale ed amministrativa al servizio della città.
Compiti che cerchiamo di assolvere nel migliore dei modi pur consapevoli di non riuscire a far fronte a tutte le richieste.
Se poi a tutto ciò aggiungiamo, che in caso di infortunio o invalidità non abbiamo nessuna delle tutele previste per le altre forze dell’ordine, ecco che la questione si fa seria.
Se l’attuale regolamentazione ci considera alla stregua di impiegati comunali con la divisa, sarà bene non affidarci compiti così impegnativi e rischiosi.
Gli agenti della Polizia locale non sono carne da macello e nessuno ha il diritto di imporci simili compiti, senza garantirci preparazione adeguata e relative tutele.
Anche a Papa Francesco, che gode del nostro rispetto, vorremmo dire qualcosa.
Gli chiediamo di comprendere il perché, per tali motivi, gli agenti della Polizia Locale di Milano non potranno accoglierlo con il sorriso che meriterebbe.
Tosarelli Danilo RSU Polizia Locale Milano