di MOWA
Che le notizie tristi del decesso di una persona si accompagnino ad una sfilza di fake è cinico se non crudele nei confronti di tutti coloro che hanno vissuto gli stessi tempi di Rossana Rossanda che è venuta a mancare ieri 20 settembre 2020.
Al telegiornale più seguito TG1 dello stesso giorno (visibile qui al 9′:50”) è passato, come notizia, uno sconvolgente scenario di revisionismo storico che attribuirebbe a Rossana Rossanda, testuale:
“…dopo aver fondato il Manifesto le costarono anche l’espulsione dal P.C.I. in contrasto con la linea maggioritaria del partito che appoggiava l’invasione sovietica di Praga…“.
Cosa si vuol lasciare in eredità a queste povere generazioni?
Una storia camuffata.
Non si vuole raccontare ai posteri che l’allora segretario, Longo, del P.C.I. , fu il comunista che ha fatto criticare l’Urss quando invase la Cecoslovacchia nel ‘68, dalle colonne de l’Unità, dando mandato ad Ingrao per un articolo che fu il primo “strappo” visibile con quel Paese e con quel modo di intendere il comunismo.
Non si vuole studiare la storia come si è svolta effettivamente?
Non si vuole raccontare alle nuove generazioni che a maggio di quell’anno (1968), Longo gettò le basi dell’eurocomunismo e che fu, sempre, lo stesso segretario Longo il compagno che sostenne la Primavera di Praga e condannò l’invasione della Cecoslovacchia nel 1968, facendo scrivere ad Ingrao un articolo molto critico su ‘Unita’ e che fu la linea di Armando Cossutta, con l’autorevole sostegno di Giorgio Amendola (detto il “Krusciov italiano” come lui stesso ricorda nel libro Il rinnovamento del Pci – Editori Riuniti, 1978), ad opporsi.
Sarebbe eccessivo raccontare, anche, alle nuove generazioni che già nel 1966, Longo, pose resistenza alle pressioni sovietiche che volevano convocare un summit per scomunicare i cinesi e che a marzo dello stesso anno, sempre il segretario, dovette resistere alle pressioni del leader polacco Gomulka che criticava la forte opposizione del Pci ai governi di centrosinistra; perché, secondo Gomulka, il Pci avrebbe dovuto avere una posizione diversa, meno rigida, appoggiando il centrosinistra composto da Dc, Psi, Psdi e Pri. Infatti, per Gomulka il Pci era troppo estremista.
Se i giornalisti non conoscono la storia abbiano la decenza di astenersi non raccontandola.
Possiamo anche raccontare, invece, quali cose fece, realmente, Rossana Rossanda?
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Agosto 1968.
La nota della segreteria del PCI condannò l’invasione sovietiva della Cecoslovacchia definendola così:
“ingiusta tale decisione che non si concilia con i principi dell’autonomia e dell’indipendenza di ogni partito comunista e di ogni stato Socialista”.
Tanto fu incisiva quella scelta politica della segreteria del PCI che il 21 novembre, con la nascita della corrente democristiana dei morotei, lo stesso Moro annunciava, di varare una sorta di “strategia dell’attenzione” nei confronti del Pci visto il comportamento di dissenso mantenuto dal partito nei confronti dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia.
MOWA