Kiev annuncia che i russi “hanno ritirato truppe ed equipaggiamenti da villaggi e città vicini alla linea di contatto a Zaporizhzhia”
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“Gli Stati Uniti saranno trascinati in uno scontro militare con la Russia se l’Ucraina riceverà missili a lungo raggio o colpirà il territorio russo”. Ad affermarlo è stato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov. “Particolarmente preoccupante è il fatto che per molti mesi l’Ucraina ha sollecitato la fornitura di missili tattici operativi Atacms, progettati per colpire obiettivi a una distanza massima di 300 chilometri. Se Kiev ottiene tali armi, grandi città russe, così come le infrastrutture industriali e di trasporto, rientreranno nell’area di possibile distruzione“, ha affermato Antonov, “Un tale scenario significherebbe il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in uno scontro militare con la Russia“. Secondo Antonov, Kiev ha già dimostrato che non esiterà a utilizzare sistemi missilistici a lungo raggio per attaccare il territorio russo, come è avvenuto con le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dove le forze armate ucraine violano costantemente le norme del diritto umanitario. Sul campo, però, sono gli ucraini ad accusare i russi di violare il diritto umanitario per via dei continui bombardamenti a residenze civili e infrastrutture. Tra queste c’è la diga di Kryvyi Rih, città del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è stata colpita e danneggiata. Oggi parte dei residenti di Kryvyi Rih sono stati evacuati dopo che il fiume Inhulets ha inondato le strade a causa dell’attacco russo commesso ieri pomeriggio. Otto missili da crociera sono stati lanciati contro l’impianto. “La Russia ha commesso un altro atto terroristico. Hanno colpito una struttura idrotecnica molto grande, il tentativo è quello di lavare via una parte della nostra città. Stiamo monitorando la situazione, ma il livello dell’acqua è salito“, ha detto il capo dell’amministrazione militare Oleksandr Vilkul, citato da Ukrinform.
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Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky
Altro bombardamento è stato denunciato oggi dagli ucraini. Il sindaco ad interim di Zaporizhzhia Anatoly Kurtev ha affermato che un missile russo è stato lanciato stamani sulla città provocando diversi danni e un blackout temporaneo. Non sono state segnalate vittime, come riferisce il Kyiv Independent.
Le truppe russe hanno inoltre distrutto un grattacielo a Bakhmut e bombardato massicciamente il centro di Avdiyivka, come ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, nel suo canale Telegram, citato da Unian. In particolare, l’esercito russo ha colpito il distretto di Bakhmut. “Intorno a mezzanotte, i russi hanno distrutto un grattacielo a Bakhmut. Secondo le prime informazioni, quattro persone potrebbero essere sotto le macerie. Il pronto soccorso sta lavorando sul posto“, ha detto Kyrylenko. Inoltre, i russi hanno preso di mira un ospedale a Toretsk. Nell’attacco sono stati danneggiati alcune aree dell’edificio ed una persona è rimasta ferita.
Sul fronte, Kiev ha annunciato che “gli occupanti hanno ritirato truppe ed equipaggiamenti da molti villaggi e città vicini alla linea di contatto nella regione di Zaporizhzhia”. Lo ha dichiarato a Espreso tv il vice del Consiglio regionale, l’ucraino Sergiy Lyshenko. “A Dniprorudny sono rimaste solo le forze della polizia che collabora con i russi. Soldati ed equipaggiamento sono stati trasferiti a Vasylivka, nell’Ucraina sud-orientale. I russi hanno portato via perfino apparecchiature bancarie. Ora il lavoro delle filiali delle banche russe e l’emissione di denaro è stata interrotta, di conseguenza, gli occupanti si aspettano di doversi ritirare“, ha affermato.
Da parte filorussa, invece, giunge notizia che l’intero perimetro del Kinburn Spitsul Mar Nero, dove le truppe ucraine hanno cercato di sbarcare, è controllato, non c’è possibilità di passare: ha detto Kirill Stremousov, uno dei leader imposti dalla Russia nella regione occupata di Kherson su Channel One e ripreso da Ria Novosti. Kinburn Spit si trova tra l’estuario di Dnieper-Buh e la baia di Yahorlyk, nel distretto meridionale di Mykolaiv. “Il tentativo di sbarco è stato esclusivamente sul Kinburn Spit, ma è stato respinto, gli ucraini non hanno alcuna possibilità di entrare nella regione di Kherson“, ha affermato.