di Marinella Mondaini
La stampa mainstream dovrebbe essere processata per inganno, giornalisti senza dignità professionale infrangono il codice deontologico ogni giorno in Italia.
Non si può tacere la menzogna sfacciata che ha scritto ieri pomeriggio Rai News.it. Incredibile come mentono, senza pudore! Hanno preso la dichiarazione di Putin riguardo l’attacco a Sumy e gli hanno dato un titolo assolutamente falso: ‘Putin ha detto che la strage di civili a Sumy è stata “una meritata punizione”‘.
Se si va a la traduzione fedele le parole di Putin, si scopre che Putin ha detto che l’attacco a Sumy è stata la punizione per i militanti e nazionalisti ucraini che si sono macchiati di orrendi crimini contro la popolazione civile del Kursk. L’attacco russo è avvenuto proprio nel momento in cui i militanti ucraini venivano premiati per i loro crimini dentro l’università.
(Se non erro, la Repubblica, la Stampa non l’hanno nemmeno riferita questa importante dichiarazione di Putin su Sumy, anche questa è disinformazione!)
Poi Rai News.it continua a mentire, scrivendo: “Rispetto alla proposta avanzata da Zelensky di estendere di 30 giorni la tregua sugli attacchi di droni e missili contro le infrastrutture civili, Putin ha detto: “Tutto questo merita di essere studiato attentamente. Forse a livello bilaterale, a seguito di un dialogo. Non lo escludiamo. Analizzeremo tutto questo e prenderemo le decisioni appropriate”.
FALSO, Putin ha detto questo riferendosi agli attacchi contro gli obiettivi civili che i militanti ucraini usano a scopi militare. Zelensky non l’ha nemmeno nominato. Una vergogna!
Cosa ha detto Putin su Sumy
Putin ha risposto alle domande dei giornalisti. Si è espresso sul fake di Sumy che tanto reclamizzano in Occidente per incolpare la Russia di aver “ucciso civili che andavano a pregare”. A Sumy la Russia ha inflitto la punizione ai criminali ucraini che si sono macchiati di crimini orrendi contro la popolazione civile del Kursk. Ha parlato anche di altri attacchi, sui quali speculano e dicono che i russi “bombardano obiettivi civili”.
Dopo aver spiegato che la tregua è finita molto presto e che l’hanno infranta gli ucraini, Putin ha detto: “I combattimenti sono ripresi e lo abbiamo detto fin dall’inizio quando abbiamo annunciato il cessate il fuoco.
Nel complesso, stiamo assistendo a una diminuzione dell’attività di combattimento da parte del nemico. Queste sono le valutazioni anche dei nostri comandanti di gruppo. Ciononostante, ci sono state da parte di Kiev in queste ore di tregua, quasi cinquemila violazioni, 4.900 esattamente. Delle quali, sei sono stati gli attacchi e 90 i tentativi di attacco da parte di UAV di tipo aereo, credo 400 bombardamenti. Ma nel complesso, c’è stata comunque una diminuzione dell’attività. Ne siamo lieti e siamo pronti a guardare al futuro.
Per quanto riguarda la proposta di non colpire le infrastrutture civili, la questione deve essere chiarita.
Ad esempio, tutti sono a conoscenza dell’attacco delle nostre Forze Armate al centro congressi dell’Università di Sumy. È una struttura civile o no? Civile. Ma lì c’era una cerimonia di premiazione per i militanti ucraini che hanno commesso crimini nella regione di Kursk: sia unità dell’esercito ucraino, che nazionalisti. Queste le persone noi le consideriamo criminali, che devono ricevere la meritata punizione per ciò che hanno fatto nella regione di confine, compreso Kursk. E la punizione l’hanno ricevuta. È stato fatto proprio per punirli.
È una struttura civile o no? Ma il regime usa queste strutture civili. Pochi giorni fa, c’è stato un attacco delle nostre Forze Armate nella regione di Odessa. Si tratta di un piccolo insediamento a 82 chilometri, credo, da Odessa. Che tipo di struttura è? È una struttura agricola, capannoni di un’azienda agricola. Ma lì le autorità di Kiev, insieme a supervisori e assistenti stranieri, hanno organizzato, hanno cercato di organizzare non solo la produzione ma anche il collaudo di un nuovo sistema missilistico. È lì che è stato effettuato l’attacco. Si tratta quindi di una struttura civile o no? Civile. Ma era usata per scopi militari.
Oppure, quelle persone che riuniscono gruppi nei ristoranti, che meritano la punizione più grave per i crimini che hanno commesso. È successo anche questo. Nei ristoranti si tengono riunioni, incontri, si festeggiano eventi, si beve vodka e così via. È lì che ha avuto luogo uno degli attacchi. È una struttura civile? Civile. Ma qual era l’obiettivo? Militare.
Questo va chiarito. È un argomento che va indagato a fondo. Forse a livello bilaterale, come risultato del dialogo. Non lo escludiamo.
Quindi analizzeremo tutto questo e prenderemo decisioni appropriate per il futuro”.
22 aprile 2025