Antonio Piro
E’ proprio vero l’indifferenza lascia passare leggi e fatti che poi solo una risoluta lotta e mobilitazione potranno cambiare.
Nell’indifferenza generalizzata sono stati tagliati 37 miliardi di euro alla sanità pubblica, che hanno significato meno cure, meno ospedali, posti letto, meno personale e meno medicina preventiva.
Addirittura se guardiamo quello che è successo in Calabria e in Campania scopriamo che i soldi pubblici che dovevano servire a potenziare la sanità sono andati a finire nelle casse della mafia, che poi hanno utilizzato per varie operazione speculative. Ciò significa solo una cosa: che la mafia è parte integrante dello stato, ma anche che siamo un popolo ormai allo sbando.
Non sono sicuro se sia una indifferenza complice del sistema o semplicemente una indifferenza dovuta alla scatoletta cranica piena di immondizia.
Il corona virus solo in Italia ha già fatto più di 54 mila morti e molte decine di migliaia sono i contagiati e, se anche di fronte a questi dati permane questa indifferenza comincio a pensare che siamo diventati un popolo di venduti, complice dell’imperialismo.
La cosa ancora più miserabile è che l’imperialismo ci ha comprato offrendoci solo una semplice società dei consumi e se non compri e consumi non sei neanche considerato.
Senza questa indifferenza di massa avremmo potuto evitare questa pandemia da virus? Forse no, ma una sanità pubblica non ridotta allo stremo e sottomessa alle case farmaceutiche, avrebbe sicuramente limitato al minimo i morti e i contagiati, avrebbe evitato di portare un fiume di denaro ai consigli di amministrazione dei vari gruppi monopolistici.
Il vaccino per combattere questo virus è importantissimo, ma avrebbe dovuto essere lo Stato, attraverso la sanità pubblica, a produrlo garantendolo a tutti gratuitamente. Mi pare invece che ci stiamo come al solito buttando fra le braccia dei monopoli economici e finanziari che controllano le case farmaceutiche, facendo credere che costoro siano neutrali e che abbiano a cuore la salute delle persone, mentre in realtà si stanno tutte stropicciando le mani per gli enormi guadagni che faranno con questa pandemia
Morale, gli Stati stanno portando agli imperialisti un mare di denaro, cosa vuol dire ciò? Semplice: che l’imperialismo controlla e guida quello che gli Stati devono fare e a prenderlo in quel posto è ancora il gregge che muore e vegeta nella sua
indifferenza.
I capitalisti, che sono perfettamente consapevoli di quello che vogliono, cercheranno di uscire da questa pandemia anche con un nuovo modo di lavorare, cercheranno di far fare la cenerentola ai paesi poveri o in via di sviluppo facendo mettere a loro sul mercato una forza lavoro a basso costo, mentre nei paesi imperialisti si dovrà concentrare una sempre più avanzata tecnologia. Si creerà dunque una forza lavoro a basso costo e una forza lavoro che si sentirà molto superiore in cambio di un piatto di minestra con dentro qualche lenticchia.
Altro elemento importante sarà per molti lavoratori/ci un sempre più esteso lavoro in smart working, in pratica si tratta di un ritorno al vecchio lavoro a domicilio, soltanto che questa volta sarà informatizzato; la sostanza comunque sarà sempre la stessa. Se vuoi guadagnare qualcosina in più dovrai guadagnartelo lavorando di più.
Per i padroni sia pubblici che privati vi sarà un enorme abbattimento dei costi, ma anche il tanto ricercato rapporto individuale col lavoratore.
Dunque sarà bene mettersi a ragionare su come superare l’indifferenza perché l’alternativa per noi è fare a vita i moderni schiavi.
Foto di copertina Markus Spiske