DANILO TOSARELLI MILANO
A Roma il 5 novembre, una grande manifestazione di popolo.
Oltre 100mila persone per chiedere la pace subito.
Tregua delle ostilità e spazio totale alle trattative diplomatiche.
Tutto ciò ha un senso, se si dice NO all’invio di armi.
Il popolo della pace aveva al suo fianco centinaia di associazioni.
Tra i partiti, Unione Popolare, Sinistra Italiana e il M5stelle.
Un Conte ringalluzzito, che spero sia definitivamente schierato.
Non dimentico le sue passate dichiarazioni favorevoli all’invio.
Conte, Errare humanum est, ma basta capriole…
A Milano in contemporanea, altra manifestazione sul tema.
Organizzata da Calenda e Renzi. Presente anche Letizia Moratti.
Presenti forse 2mila persone, per rivendicare un altro principio.
La libertà va difesa senza arrendersi. La pace non può essere una resa.
SI all’invio di nuove armi, per sostenere la resistenza dell’Ucraina.
Il Partito Democratico era presente sia a Roma che a Milano.
Una scelta paradossale e grottesca. Un insulto al buonsenso.
Mi chiedo come Letta possa conciliare, posizioni contrapposte.
Il popolo della pace chiede lo STOP all’invio di armi in Ucraina.
Il terzo polo di Calenda, ne rivendica invece la necessità.
Qualcuno mi spieghi, cosa vuole fare il PD da grande…
Il governo italiano, ha già inviato per 5 volte armi in Ucraina.
Il governo Meloni si sta preparando al sesto invio.
Non solo sistemi di difesa aerea.
Anche i MLRS, che sono armi a lunga gittata. Una scelta scellerata.
Può solo favorire un’escalation, che ci avvicina al conflitto mondiale.
La maggioranza degli italiani è contraria all’invio di armi.
Il Partito Democratico continua a sostenere questa scelta.
Lo ha fatto anche il 6 ottobre 2022 al Parlamento Europeo.
Con che faccia, Letta si è presentato alla manifestazione di Roma?
Credo che questo PD vada svelato al più presto, senza reticenze.
In questo momento non lavora per la pace, anzi la preclude.
Questa sua strutturale subalternità politica, lo rende complice.
Calenda da una parte e Conte dall’altra, lo stanno stringendo all’angolo.
Considero il PD un ostacolo alla rinascita di una sinistra in Italia.
Amaro doverlo ammettere, ma oggi rappresenta un partito della guerra.
E se qualcuno di loro non è d’accordo con l’invio di armi, lo espliciti. Occorre il coraggio di smarcarsi da subito. Un dissenso dichiarato.
I tempi del Congresso sono lontani, mentre i tempi della guerra corrono.