Un Paese che ha sofferto privazioni di libertà, democrazia e morti causate da soggetti come la monarchia o il compiacente fascismo, non possono tollerare rimozioni della memoria.
Non si possono accettare in Italia (e ci dispiace che il Presidente Mattarella si sia prestato al gioco iniziato dall’affine Giorgio Napolitano) le spoglie di un carnefice facendo finta che non sia successo nulla nel nostro recente passato.
Sarebbe mostruosamente vergognoso, non solo nei confronti dei nostri padri o nonni, perché insulteremmo la nostra intelligenza. Quell’intelligenza che avrebbe preferito non sentir chiamare, tal sciagurata persona (come fatto dal giornalista del TG2 – video sotto) “principe” che riporta a distorsioni antitetiche con la nostra Repubblica che ha abolito i titoli nobiliari.
Bloccare l’operazione di “restauro” della monarchia servirebbe, anche, ad impedire il proseguimento delle coperture all’insorgente nazifascismo. Una Repubblica che si chiami tale sarebbe in grado di fare gesti importanti come chiedere conto patrimonialmente a chi ha autorizzato tale cerimonia ma, anche, rispedire indietro il carnefice. Questa sarebbe una Repubblica che rispetti sé stessa ed i suoi cittadini, non considerandoli sudditi.
MOWA
La Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo intervistata dal Tg2
“”La cosa che ci ha colpito e indignato è l’uso dell’aereo militare per la traslazione della salma, dal punto di vista dei costi pubblici naturalmente ma anche e soprattutto dal punto di vista simbolico. Lo Stato nato dalla Resistenza, lo Stato della Costituzione non ha niente a che fare con la monarchia e, nello specifico, con Vittorio Emanuele III”
La Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo, intervistata nel corso del Tg2 delle ore 13 di lunedì 18 dicembre
Guarda il servizio con l’intervista:
Ritorno di Vittorio Emanuele III TG2 13:00 del 18/12/2017