Il titolo quando il giornale ha chiuso nel 2014
La rivolta dei lavoratori dell’Unità: testata pignorata. Mesi e mesi senza risposte, senza il dovuto, senza una parola dall’azienda, Pd compreso. Giornalisti e poligrafici si rivolgono a un giudice. Che dà loro ragione.
L’Unità è morta, ma qualcosa scalpita ancora. Sono i suoi lavoratori, meno di trenta tra giornalisti e poligrafici. Che non hanno mai mollato. E hanno pignorato il loro giornale, la testata. Ciò che economicamente vale. Questo il comunicato dei loro legali: “Il 4 gennaio 2018 è stata depositata, a cura degli avvocati Iolanda Giordanelli e Valerie Stella De Caro del Foro di Cosenza, presso la Sezione per la Stampa e l’informazione del Tribunale di Roma, formale istanza per la trascrizione del pignoramento della storica testata giornalistica “L’Unità”.
Dal maggio 2017 la società “Unità s.r.l.”, proprietaria della testata giornalistica “L’Unità”, non ha più provveduto al pagamento del salario dei giornalisti alle proprie dipendenze.
In seguito alla palese violazione dei propri diritti, i lavoratori si sono rivolti in prima istanza, con l’assistenza degli Avvocati Giordanelli e De Caro, alla società debitrice, affinché ripristinasse la legalità violata. In difetto di riscontro è stato necessario il ricorso all’Autorità giudiziaria, nella specie il Tribunale di Roma, sezione lavoro, che ha accolto i ricorsi presentati dai legali dei lavoratori ed ha emanato una serie di decreti ingiuntivi cui sono seguiti molteplici pignoramenti della testata, che potrebbe essere dunque venduta coattivamente”.
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COMUNICATO STAMPA
Il 4 gennaio 2018 è stata depositata, a cura degli Avvocati Iolanda Giordanelli e Valerie Stella De Caro del Foro di Cosenza, presso la Sezione per la Stampa e l’informazione del Tribunale di Roma, formale istanza per la trascrizione del pignoramento della storica testata giornalistica “L’Unità”. Dal maggio 2017 la società “Unità s.r.l.”, proprietaria della testata giornalistica “L’Unità”, non ha più provveduto al pagamento del salario dei giornalisti alle proprie dipendenze. In seguito alla palese violazione dei propri diritti, i lavoratori si sono rivolti in prima istanza, con l’assistenza degli Avvocati Giordanelli e De Caro, alla società debitrice, affinché ripristinasse la legalità violata. In difetto di riscontro è stato necessario il ricorso all’Autorità giudiziaria, nella specie il Tribunale di Roma, sezione lavoro, che ha accolto i ricorsi presentati dai legali dei lavoratori ed ha emanato una serie di decreti ingiuntivi cui sono seguiti molteplici pignoramenti della testata, che potrebbe essere dunque venduta coattivamente.