L’articolo qui sotto descrive molto bene come i politici, sia nazionali che locali, siano supini ai voleri di un’altro Stato.
Le “sceneggiate” pubbliche sul nazionalismo della destra o l’autonomia politica da altri Stati dell’attuale centro”sinistra” si sono visti annullare in una banale applicazione della legge sul proprio suolo; infatti, a Niscemi, come in molte altre basi militari USA in Italia – dove nemmeno i parlamentari possono accedere (alla faccia dell’autonomia politica!?) – gli ufficiali giudiziari si sono visti negare la possibilità di espletare la loro funzione e applicare la sentenza del TAR che vieta la costruzione delle antenne che provocano danni alla salute pubblica.
Staremo a vedere quanto sono liberi i nostri parlamentari – o consiglieri regionali – e saranno in grado di far rispettare la legge che dovrebbe essere – almeno qui in Italia – uguale per tutti!
Le giuste ragioni degli attivisti democratici del NO MUOS prevale sul servilismo e sugli YESMAN ovunque annidati…
Noi abbiamo scelto e stiamo con le ragioni degli attivisti del NO MUOS… E voi?
MOWA
Comitato di base di Niscemi
Questa mattina attivisti dei comitati, mamme e cittadini provenienti da tutta la Sicilia si sono presentati ai cancelli della base Usa di Niscemi. Dopo aver rimandato indietro un mezzo proveniente da Sigonella i No Muos hanno atteso l’arrivo dell’ufficiale giudiziario del Tribunale di Gela, accompagnato dai legali.
Ricordiamo che gli Usa non si sono costituiti in giudizio nel processo contro il Tar, facendosi rappresentare dallo stato italiano, per l’esattezza dal ministero della difesa tramite l’avvocatura dello stato, lo stesso organo che ieri ha presentato il ricorso.
Scopo della “visita” dell’ufficiale giudiziario, che ricordiamo essere un pubblico ufficiale della Repubblica, era quello di notificare la sentenza del Tar anche agli americani, per “ricordare” agli Usa che la sentenza emanata dal Tar dichiare il Muos illegittimo e abusivo. Sopratutto per far cessare lo stato di illegittimità persistente in base, al cui interno i lavori continuano costantemente.
Ma l’arroganza yankee anche questa volta ha dato un vero e proprio esempio di quanto gli Stati Uniti siano al di sopra di qualunque legge e procedura. Nonostante la presenza degli organi di polizia i marines non hanno aperto i cancelli della base, non permettendo la notifica dell’ufficiale giudiziario.
Continua dunque il senso di impunità da parte di uno stato che, nonostante tutte le scorrettezze già abbondantemente dimostrate in varie occasioni, continuiamo a considerare “alleato”.
19/03/2015