Posted By Gea Ceccarelli
La Commissione Europea ha distribuito ai propri funzionari in missione in grecia un incredibile vademecum, contenente numerose istruzioni per non farsi riconoscere dal popolo greco come tecnocrati, per evitare violenze.
Redazione– -15 marzo 2013- La Grecia dilaniata dalla crisi e dall’austerity, assomiglia sempre più ad una zona di guerra, ad un paese affossato dalla violenza e dalla rabbia contro i propri aguzzini. I tecnocrati, coloro che, attraverso una linea politica sempre più rigida, stanno portando la culla della civiltà al collasso, nel baratro.
E, per questo, da Bruxelles è arrivato niente meno che un vademecum per tutti i funzionari dell’Unione Europea che sono in missione ad Atene. Un catalogo di istruzioni che hanno dell’incredibile, e che aiutano a capire effettivamente quale sia la situazione in cui riversa il popolo greco.
Pubblicato dal giornale “To Vima”, la Tribuna, il decalogo appare come un manuale per novelli 007, la cui parola d’ordine è discrezione. I funzionari non devono assolutamente farsi riconoscere dal popolo, devono vivere perennemente in allerta, per non farsi sorprendere da qualche cittadino rivoltoso. Devono stare lontani dai luoghi affollati, dalle finestre, da tutto ciò che costituisce un pericolo.
La loro identità deve essere celata: “Attenzione a documenti, badge di identificazione o altri oggetti che dimostrino l’affiliazione di primo piano alle istituzioni europee”, si legge, tramite il quotidiano, sul documento stilato dalla Commissione. “Non stare dietro le finestre o sul portone di un palazzo per guardar passare il corteo: la vostra presenza potrebbe provocare una reazione aggressiva da parte dei manifestanti. Chiudere le finestre della stanza, in modo da non essere soggetti a possibili usi di gas lacrimogeni da parte della polizia.”
“Non indossare abiti che possano indicare la propria attività professionale”, raccomanda ancora il manuale “Ad esempio, non indossare il distintivo all’esterno degli edifici della Commissione e non leggere giornali della Commissione nei luoghi pubblici”. Altresì, soppesare attentamente le parole: “Attenzione a chi può ascoltare. Evitare di discutere di argomenti professionali (indicando sale, riunioni, orari, nome di hotel e qualsiasi altra informazione personale sulla propria missione) in pubblico, per strada, in metropolitana o per telefono. Essere consapevoli del fatto che si può essere presi di sorpresa”. I consigli arrivano a interessare anche il tempo libero: “Evitare di prenotare hotel e taxi a nome della Commissione”, e “Se si vuole andare a bere qualcosa, a pranzo o a cena dopo la riunione, non portare documenti sensibili in luoghi ad alto traffico come bar e ristoranti.”
Se certo tali note in materia di sicurezza non rassicurano, dimostrano come ormai la Commissione Europea stia tremando di fronte alla rabbia del popolo greco, e di come si attenda nuove rivolte, probabilmente sempre più sanguinose. E di come la guerra civile non sia poi più così lontana.
15 marzo 2013
URL to article: http://www.articolotre.com/2013/03/la-grecia-ad-un-passo-dalla-guerra-civile-arriva-il-decalogo-per-i-funzionari-ue/150285