Luigi Grimaldi *
E’ Lesia Vasylenko, parlamentare ucraina del partito di opposizione Holos.
Ha affermato che alcune donne over 60 hanno subito questo trattamento da parte delle forze di Mosca. Kiev e le sue periferie di Bucha e Irpin. Tutti i giornali del mondo hanno riportato questa notizia senza alcuna verifica.
Chi è la fonte?
Lesia Vasylenko con due colleghe ha visitato nei giorni scorsi la House of Commons a Londra e incontrato i giornalisti. “La gran parte di loro sono state assassinate dopo essere state stuprate oppure si sono tolte la vita. Alcune delle donne stuprate sono anche state impiccate. E questi sono fatti che stiamo raccogliendo come prove di crimini di guerra”.
Lesia Vasylenko è l’esponente di punta del Legal Hundred , o Legal100 una ONG finanziata dalla NATO.
La sua biografia dice che :”Lesia Vasylenko è la fondatrice e presidente della Legal Hundred ONG, che fornisce assistenza legale, guida e rappresentanza di combattenti e veterani in Ucraina (Il battaglione neonazista Azov e similia n.d.r.). Le sue aree di interesse sono i diritti sociali e legali dei militari, gli ex combattenti, la difesa e la sicurezza informatica, la diplomazia pubblica e le misure di contropropaganda nei conflitti militari”.
Lesia è uno dei parlamentari ucraini che il 31 ottobre 2019 hanno formalmente scritto al Congresso degli Stati Uniti una lettera di protesta. dal titolo
“I parlamentari chiedono civilmente ai funzionari statunitensi di esercitare moderazione e adottare un approccio misurato nelle loro dichiarazioni rispetto al “Battaglione Azov”. Un testo di rimprovero indirizzato il 16 ottobre anche al segretario di Stato Mike Pompeo intenzionato a inserire il battaglione Azov nel novero delle organizzazioni terroristiche.
CI VUOLE PRUDENZA PRIMA DI ACCUSARE
Sembra una presa per i fondelli ma lo scopo della lettera di “rimprovero” dice testualmente “Tuttavia, forse più di ogni altro periodo, il tempo di guerra richiede che qualsiasi critica ai militari sia fondata, mentre qualsiasi prova delle loro malefatte innegabile”.
COME OSATE DARE DEI NEONAZISTI AI NEONAZISTI?
“Inutile dire che i tentativi di etichettare una delle unità ufficiali più decorate della Guardia nazionale ucraina – continua la lettera firmata da Lesia – come “organizzazione terroristica” o “violento gruppo estremista bianco suprematista d’oltremare” pesano pesantemente sulle nostre anime ed echeggiano dolorosamente nei cuori degli ucraini militari, veterani e volontari che hanno preso parte alla guerra nel Donbas e continuano a difendere l’Ucraina dall’aggressione russa”.
LESIA, LA BOCCA DELLA VERITA’
Per capirci è uno di quei politici ucraini che hanno propalato la balla dell’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia :” “Voglio contestualizzare l’attacco alla centrale nucleare. 6 volte più grande di Chernobyl significa: 51.000.000 di persone colpite dalle radiazioni, 3.000.000 di morti. Non solo in Ucraina. In tutto il mondo”. Un attacco che non c’è mai stato e in cui hanno cercato di spacciare un video in cui si vedono dei bengala (piccoli razzi di segnalazione o illuminazione che scendono attaccati a un paracadute) per un attacco missilistico. Tutto questo dopo dopo aver denunciato il lancio di giocattoli esplosivi da parte degli occupanti russi, nell’evidente intento di colpire con l’inganno anche i bambini.
Nel febbraio 2021 ha partecipato con Denis Malyuska , ministro della giustizia dell’Ucraina, ad un incontro all’Eurasia Center del Consiglio Atlantico alla presenza ambasciatore John Herbst , direttore dell’Eurasia Center dell’Atlantic Council e di Melinda Haring , vicedirettrice dell’Eurasia Center dell’Atlantic Council.
Foto: Lesia e un manifesto diffuso dai Nazisti durante l’occupazione della Polonia
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* Autore televisivo
Scrittore e giornalista