La ragazza, sedicenne, era incinta. Dalla fine di luglio le truppe di Kiev stanno inondando i popolosi quartieri delle città del Donbass con una pioggia di missili «senza pietà». Solo nelle ultime tre settimane quasi mille morti. Ma i media occidentali hanno di meglio di cui parlare.
di Franco Fracassi
Questa ragazza sedicenne si chiamava Olga, e aveva inutilmente cercato riparo nell’appartamento in cui viveva con i genitori a pochi chiloemtri da Donetsk. Era incinta. I vicini di casa (sopravvissuti al bombardamento) hanno detto che non si sapeva se fosse maschio o femmina. Potrà finalmente essere Olga, con la sua morte, con questa foto, a smuovere le coscienze dell’Europa nei confronti dell’Ucraina?
Le forze armate ucraine da inizio luglio stanno utilizzando gli imprecisi missili di fabbricazione russe Grad per bombardare zone densamente popolate. La denuncia è stata fatta da Human Right Watch: «Su tre quartieri popolosi di Donetsk cadono quotidianamente da cinquanta ai sessanta missili». Il ministero della Difesa di Kiev ha negato di aver mai utilizzato quei razzi. Ha ammesso, però, che oramai «si sta precipitando in un conflitto senza pietà».
Secondo le Nazioni Unite, i morti civili in Ucraina il 14 agosto erano 2.086. Sempre secondo l’Onu, il 26 luglio erano 1.129. In altre parole, il bilancio delle vittime è salito di 957 in diciannove giorni (più di cinquanta cadaveri quotidiani). «È in atto un’escalation molto preoccupante», fa sapere Human Right Watch in un comunicato. Missili Grad o no, le truppe di Kiev stanno bombardando «senza pietà».
Il 30 luglio al solo numero civico 14 di via Lenin nel piccolo centro di Snizhne sono morte undici persone in un colpo solo. O quell’edificio alla periferia di Lugansk che, crollando, si è portato via diciannove persone, tra cui cinque bambini. Poi c’è Bogdan (quattro anni) che ha perso la madre, ma si è salvato per miracolo sotto le macerie di una casa sbriciolata dall’artiglieria. I bombardamenti non hanno risparmiato neppure una casa di riposo, ma nessuno ci ha raccontato all’ora di punta del Tg come sono stati uccisi cinque disgraziati intrappolati all’interno.
Duecentosettanta bambini che hanno perso il proprio futuro. Di questi si è parlato tanto (giustamente) solo di quelli esplosi in volo mentre sorvolavano l’Ucraina orientale a bordo del volo Mh-17 proveniente da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur. Gli altri centonovanta per l’Occidente sono morti di serie B, quindi non degni di essere menzionati nelle cronache dei media.
19 agosto 2014