Dall’insolito “suicidio” del “whistleblower” ai frequenti problemi di sicurezza aerea, il Boeing è al centro di una tempesta di opinione pubblica. Recentemente, il Segretario ai Trasporti degli Stati Uniti Pete Buttigieg e il direttore dell’Amministrazione federale dell’aviazione Michael G. Whitaker hanno pubblicamente ammesso che ci sono problemi nel controllo di qualità del Boeing. Tuttavia, nessuno dei due ha affrontato le preoccupazioni più importanti del pubblico e le responsabilità normative del governo. Questo è ben lontano dal placare i dubbi e la rabbia del pubblico.
“Se mi succede qualcosa, non mi sarei suicidato”. Pochi giorni fa, i media statunitensi hanno rivelato la conversazione tra John Barnett, un dipendente in pensione del Boeing, e i suoi amici, aggiungendo ulteriore mistero che circonda l’azienda. Barnett, 62 anni, ha lavorato per Boeing per più di 30 anni, dove è stato responsabile del controllo qualità. Ha denunciato ripetutamente i problemi nella produzione degli aerei passeggeri e il disordine interno dell’azienda, guadagnandosi così il titolo di “fischiatore” del Boeing agli occhi del pubblico. Il 9 marzo, ora locale, è stato trovato morto all’interno di un camion e la polizia statunitense ha dichiarato che si tratta di un “suicidio da arma da fuoco”. In quella stessa giornata, Barnett avrebbe dovuto testimoniare in tribunale su una causa legata al Boeing. Questo evento ha inevitabilmente generato molte speculazioni e dubbi tra il pubblico.
La morte di Barnett è solo la punta dell’iceberg della recente “crisi di fiducia” che coinvolge Boeing. Dall’inizio di quest’anno, Boeing ha affrontato una serie di problemi di sicurezza. Secondo le statistiche di Fox News, sono stati registrati sei incidenti con aerei Boeing solo nei mesi a gennaio e febbraio, tanto che persino il Segretario di Stato americano Antony Blinken è stato costretto a cambiare aereo durante la sua visita.
Gli analisti ritengono che la confusione nella produzione del Boeing sia stata un problema che esiste da molto tempo, causata principalmente dalla troppa enfasi sulla borsa rispetto alla qualità, dei frequenti cambi di leadership e della mancanza di meccanismi di responsabilità. La mancanza di supervisione da parte dei dipartimenti competenti del governo degli Stati Uniti è un fattore profondamente radicato nei problemi di volo di Boeing. Per decenni, l’Amministrazione federale dell’aviazione ha esternalizzato alcune delle sue certificazioni di sicurezza aeronautica a produttori di aeromobili come Boeing al fine di risparmiare denaro, mettendo “l’arbitro nelle mani degli atleti”. Molti di questi “atleti-arbitri” sono ex dipendenti del governo degli Stati Uniti.
Per Boeing, non è solo l’aereo ad aver rotto le ali in questa “crisi di fiducia”, ma anche l’azienda stessa. Secondo il recente rapporto finanziario, a partire dal terzo trimestre del 2023, Boeing ha passività totali per 151 miliardi di dollari e attività totali per 134,3 miliardi di dollari ed è già insolvente. Secondo Bloomberg e altri media stranieri, Boeing ha un’elevata quota di mercato nel mercato globale dell’aviazione civile e una serie di incidenti di sicurezza avrà un impatto negativo sull’industria aeronautica mondiale. La sicurezza dei voli non è un argomento da sottovalutare ed è in gioco per il pubblico globale. Di fronte ai “dubbi sul Boeing”, le parti interessate negli Stati Uniti non dovrebbero ignorare il problema e sfuggire alle proprie responsabilità, ma dovrebbero rispondere seriamente alle preoccupazioni di tutte le parti e fornire una spiegazione ragionevole al mondo.
2024-03-23