Invito alla pubblicazione. iskrae
GIOIA E TRISTEZZA. UN INCONTRO A VITERBO
La mattina di giovedi’ 23 gennaio 2025 a Viterbo, presso il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”, si e’ tenuto un incontro di riflessione e di festa dopo che Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, per 48 anni in prigione da innocente, ormai anziano e gravemente malato, ha finalmente ricevuto dal presidente statunitense uscente Biden – nell’ultimo giorno del suo mandato presidenziale – un provvedimento di “executive clemency” che lo scarcerera’ e gli consentira’ di passare il tempo che gli resta da vivere nella sua casa tra i suoi parenti, i suoi amici, con il suo popolo ed i suoi compagni di lotte in difesa dell’umanita’ e della Madre Terra.
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Gioia e tristezza, gratitudine e impegno
Un sentimento di grande gioia per la scarcerazione e il ritorno a casa di Leonard Peltier oggi accomuna ogni persona di volonta’ buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione intesa al bene comune dell’umanita’ che nel corso di questo mezzo secolo hanno conosciuto la sua figura e la sua vicenda, di uomo buono perseguitato ferocemente, di testimone della dignita’ umana, di persona che anche dal profondo della segregazione nel carcere di massima sicurezza ha saputo continuare la lotta in difesa dell’umanita’ intera, in difesa del mondo vivente, fedele ai valori della sua cultura espressi dalla luminosa formula “Mitakuye Oyasin”: “siamo tutte e tutti una sola famiglia”.
Ed al sentimento di grande gioia si unisce anche un sentimento di grande tristezza per questo mezzo secolo di persecuzione che Leonard Peltier ha subito, un sentimento di grande tristezza per la violenza subita da un uomo testimone e simbolo della violenza subita dal suo popolo e da tutti i popoli vittima della violenza genocida, etnocida, ecocida commessa da ogni potere colonialista, razzista, imperialista, maschilista, fascista.
La resistenza nonviolenta di Leonard Peltier lungo questo mezzo secolo di carcerazione – cosi’ come quella di Nelson Mandela – ispira l’umanita’ intera a proseguire la lotta per la dignita’, i diritti e la liberazione di tutte le persone e di tutti i popoli; ispira l’umanita’ intera a proseguire la lotta per la salvaguardia dell’intero mondo vivente minacciato di annientamento da poteri rapinatori e devastatori, disumani e vampireschi, ferocemente e follemente distruttivi.
Ringraziamo Leonard Peltier per la sua eroica resistenza nonviolenta e continuiamo nell’impegno comune per il bene comune dell’umanita’.
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Un appello ai mezzi d’informazione italiani
Rileviamo con dispiacere che mentre su tutti i principali mass-media statunitensi – agenzie, giornali, riviste, siti, radio e televisioni – e’ stata data con adeguato rilievo la notizia della “executive clemency” del Presidente Biden che ha commutato la pena a Leonard Peltier concedendogli gli arresti domiciliari nella sua abitazione tra i suoi familiari, in Italia – in cui pure le notizie dagli Stati Uniti hanno abitualmente ampio spazio sui media – quasi nessuno dei grandi mezzi d’informazione ne ha fatto cenno.
Si tratta invece di una notizia del massimo interesse pubblico, la cui rilevanza morale e politica, istituzionale e giurisprudenziale, sociale e culturale, deontologica e assiologica, non puo’ essere sottovalutata: una vittoria del bene e della nonviolenza che contrasta l’orrore e i massacri attualmente profusi a piene mani da poteri folli e scellerati prostituiti alla violenza onnicida.
Una vittoria del bene, della nonviolenza, dell’umanita’: confidiamo che anche i mezzi d’informazione italiani vogliano darne notizia con il giusto rilievo.
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Con Leonard Peltier, per l’umanita’
Continuiamo a sostenere la lotta dei popoli nativi contro il genocidio, l’etnocidio e l’ecocidio.
Continuiamo ad impegnarci per la liberazione di tutte le persone ingiustamente private della liberta’.
Continuiamo ad opporci al razzismo, al colonialismo, all’imperialismo, al militarismo, al maschilismo; a tutte le guerre, a tutte le dittature, a tutti i fascismi, a tutti i poteri criminali.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Giustizia e liberta’.
Compassione e responsabilita’.
Sii tu l’umanita’ come dovrebbe essere.
La nonviolenza e’ in cammino.
Il comitato viterbese di solidarieta’ con Leonard Peltier
Viterbo, 23 gennaio 2025