“La legge che porta a 6 anni la conservazione delle informazioni delle comunicazioni degli italiani è in palese contrasto con l’ordinamento e con la giurisprudenza dell’Unione Europea”. Ci ha messo qualche giorno Antonello Soro a pronunciarsi ufficialmente sul delicato tema del controllo di telefoni e web, ma dal Garante della Privacy arriva una netta bocciatura per l’emendamento del Partito democratico che ha triplicato il periodo dopo cui dati e metadati possono essere cancellati da aziende e provider. “L’Europa è contraria a una raccolta generale e indiscriminata dei dati, che non può essere giustificata in una società democratica”, ha spiegato. Il Garante, del resto, si era già espresso a riguardo in un’audizione al Senato di qualche mese fa, rimasta però inascoltata. Il firmatario della norma e deputato Pd, Walter Verini, continua invece a difendere il suo provvedimento: “Le parole del presidente Soro sono condivisibili, ma oggi purtroppo abbiamo la necessità di rafforzare le norme a fini investigativi”.
26 luglio 2017