Vergognosa figuraccia al Lido di Venezia da parte di una piccola frangia di poliziotti italiani, che non conoscono la Storia del proprio Paese e che avvalora quanto sosteneva Montesquieu
“L’ignoranza è la madre delle tradizioni.”
Infatti, nella vicenda accaduta ad Ottavia Piccolo (che sta facendo, ovviamente, il giro del mondo) fermata da alcuni poliziotti perché indossava un fazzolatto dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) mette in luce quanto sia stato dannoso aver sottovalutato l’importanza dell’istruzione nel nostro Paese e che, tale mancanza, sarebbe purtroppo riaffiorata sotto mille forme come nel caso veneto.
Avremmo due cose da appuntare ai dirigenti di un servizio così importante quale quello delle Forze dell’Ordine:
1) se, per caso, hanno notato la spilla della Lega Nord (quella della truffa agli italiani di 49 milioni di euro) appuntata sul bavero del Ministro dell’Interno durante le cerimonie ufficiali. Ricorrenze che rappresentano il Paese intero e non una misera fettina. Se sfogliate i libri di storia si scoprirà un Palmiro Togliatti, quando era Ministro, non sfoggiare mai durante il suo incarico istituzionale spille afferenti il suo partito… Semplice bon ton? Può darsi ma, soprattutto, rispetto dell’investitura e della Repubblica!
2) sarebbe stato un gesto nobile vedere i recenti soldi (dei contribuenti onesti) spesi per i taser, voluti da Salvini, dati in dotazione agli agenti investiti in libri o lezioni specifiche di Storia contemporanea per comprendere di chi sono figli e chi erano i nonni degli italiani che diedero l’opportunità di essere liberi in un Paese democratico e che si racchiude in quel simbolico fazzoletto che indossava l’attrice Ottavia Piccolo.
Ultimissima osservazione ai dirigenti delle Forze dell’Ordine. Com’è possibile che vi sia un forte rigurgito nazi-fascista e non si proceda secondo legge?
MOWA