La bomba termonucleare B-61 ha raggiunto la 12° generazione, trasformandosi da arma tattica ad arma strategiche, ha dichiarato l’ex capo del dipartimento di sicurezza militare del Consiglio di sicurezza, ex capo dello Stato maggiore delle forze strategiche missilistiche (1994-1996), il colonnello Viktor Esin.
L’esperto ha suggerito che la possibilità degli aerei equipaggiati con le bombe B-61-12 di poter essere dislocati nelle basi NATO in Lituania o in Lettonia “cambia effettivamente lo status di queste armi nucleari”.
In relazione alla Russia, cessa di essere un’arma tattica, in quanto sarebbe in grado di raggiungere facilmente le strutture della regione industriale centrale del paese e le grandi città, tra cui Mosca. Ciò rende possibile che la bomba B-61-12 sia un’aggiunta significativa alle forze offensive strategiche che gli USA ora possiedono”, crede il colonnello generale.
L’esperto ha notato che, insieme alla bomba, sono stati aggiornati gli aerei in grado di trasportarla e sganciarla, in particolare l’American F-15 Eagle e l’F-16 Fighting Falcon, così come il caccia-bombardiere europeo Tornado. Inoltre, l’arma verrà equipaggiata sul caccia-bombardiere di quinta generazione F-35 Lightning II, sui bombardieri strategici B-52 Stratofortress e B-2 Spirit, oltre al futuro B-21 Raider.
Il B-61-12 è un profondo aggiornamento della bomba B-61. Sono stati migliorati l’involucro e il sistema di puntamento. Il potere distruttivo della bomba (circa 80 kilotoni) è rimasto lo stesso. L’esercito americano inizierà a ricevere quester armi dalla primavera del 2020. Dal 1967, sono state prodotte 3155 bombe B-61 in diverse versioni. Attualmente, circa 1.200 di queste bombe sono conservate presso le basi della NATO.
23.10.2018