Marta Moriconi
Le ultime dichiarazioni dell’ex arcivescovo di Ferrara Luigi Negri rilasciate al quotidiano online Riminiduepuntozero stanno facendo molto discutere. Amico di Benedetto XVI prima che diventasse Papa e a lui rimasto legato sia durante il Pontificato che dopo la rinuncia, ha parlato a viso aperto raccontando quelli che per lui sono i retroscena sulla rinuncia di Benedetto XVI, frutto di forti pressioni cui Ratzinger non sarebbe riuscito a sottrarsi: “Non è un caso – ha dichiarato – che in America, anche sulla base di ciò che è stato pubblicato da Wikileaks, alcuni gruppi di cattolici abbiano chiesto al presidente Trump di aprire una commissione d’inchiesta per indagare se l’amministrazione di Barack Obama abbia esercitato pressioni su Benedetto (…)”. IntelligoNews, in esclusiva, ha intervistato Ettore Gotti Tedeschi, ex banchiere dello Ior dal 2009 al 2012 quando venne clamorosamente sfiduciato e rimosso dall’incarico mentre cercava di far pulizia nella Banca Vaticana come richiesto proprio da Ratzinger.
“Come potrei saperlo? Certo Negri era “figlio spirituale” prediletto di Ratzinger, certo con una personalità ed un temperamento straordinariamente forte, tipico di grandi personalità “sante” nella storia della Chiesa. Mi dicono peraltro che, prescindendo da tutto ciò, siamo solo agli inizi dell’attacco alla nostra santa Chiesa. Ma posso anche assicurarle che la Chiesa verrà difesa fino al martirio da persone proprio come monsignor Negri. Questa è la differenza tra un sant’uomo come lui e i tanti “leccacalzini “imperanti”.
08 marzo 2017