Dimissioni subito di Matteo Salvini da Ministro dell’Interno perché non rispetta la Costituzione, anzi, si attivi la Magistratura per valutare se non vi siano gli estremi per accusarlo di “tradimento” (atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà) perché ha commesso, approfittando della posizione istituzionale, reati, in quanto ha “ordinato” il sequestro di persone salvate da navi italiane, “ricattato” organismi europei per costringerli a farsi carico dei migranti, incitato informalmente al crimine dell’odio razziale attraverso gruppi fascisti con l’inoperosità dell’azione legislativa nei loro confronti, essere a conoscenza del reato di sottrazione di 49 milioni di euro dello Stato e non averlo denunciato alle autorità competenti…
Si rammentano casi di inammisibilità a svolgere la funzione di ministro nel 1994: Cesare Previti condannato due volte in via definitiva per corruzione e Roberto Maroni, per via dei suoi processi in corso per il famoso episodio in cui oppose resistenza ad una perquisizione nella sede della Lega Nord.
Si ricorda, inoltre, che “sui ministri grava una responsabilità amministrativa in relazione all’attività da essi svolta come vertici dei dicasteri. Inoltre, essi sono funzionari dello Stato e, in quanto tali, possono essere responsabili civilmente ai sensi dell’art. 28 della Costituzione. Il successivo art. 96 Cost. disciplina la loro responsabilità penale.”
MOWA