di MOWA
«Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori!» (Italo Calvino)
“Anche il silenzio è un modo di uccidere”, questa scritta campeggiava su uno striscione di una manifestazione fatta negli anni ’70 dopo l’uccisione, avvenuta a Roma il 30 settembre 1977, del giovanissimo militante comunista Walter Rossi. Un Omicidio avvenuto per mano di fascisti del Fronte della Gioventù (Alessandro Alibrandi con la complicità di Cristiano Fioravanti) poi confluiti nei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). Il ventenne Walter Rossi fu colpito alla nuca durante un volantinaggio di propaganda politica antifascista al quartiere Balduina.[1]
La scritta, riportata sullo striscione, rende bene, ancor oggi, il concetto dell’importanza di parlare, non tacere e denunciare ciò che vivono gli oppressi di questo Mondo, le privazioni, la mancanza di diritti, le torture subite, sino ad arrivare alle uccisioni sistematiche, proprio come accade da decenni in Palestina, tanto che la popolazione mondiale (quella vera e non artificiale dei social) con un vero risveglio delle coscienze è scesa fisicamente, dal vivo, nelle piazze ed ha fatto spostare, un po’, parte delle decisioni dei “potenti” rispetto alle bombe lanciate sui gazawi.
Gli striscioni che si vedono durante le manifestazioni squarciano il muro dell’oblio e dell’omertà di quel potere che si serve dei sui ascari per manipolare la realtà a proprio uso e consumo, proprio come tentarono, con l’innocenza di Valpreda per la bomba di piazza Fontana a Milano, del 12 dicembre 1969. [2]
Una marea umana dietro quegli stricioni contro la finzione élitaria del Mondo che, da sempre, manipola e cambia le sorti della storia proprio come veri padroni del Mondo. Le persone devono solidarizzare tra loro, in quel linguaggio universale che è capace di squarciare le barriere delle sovrastrutture culturali e guardare ad un futuro vivibile e, soprattutto, solidale tra tutti gli esseri viventi.
Una massa di persone tale, come nel caso palestinese, che ha saputo forzare quel muro omertoso dell’informazione proposta quotidianamente dall’élite e volta ad addormentare e rimbecillire le coscienze e capovolgere facendole proprie le parole dello striscione – “Anche il silenzio è un modo di uccidere” – trasformandole “parlare e denunciare è fondamentale per ricostruire la verità”.
In questi mesi abbiamo assistito a una marea umana che si è mossa in ogni dove del Globo che disposta in fila, quasi ritmicamente, come in una danza di pace, come l’Haka dei Maori, e nonostante le repressioni anche violente subite, ha saputo riempire le strade e le piazze per spostare le decisioni di quel nemico impalpabile élitario che temporaneamente ha dovuto cominciare a prendere decisioni diverse rispetto alle intenzioni belliche e affaristiche verso Gaza.
Il risveglio delle menti di quella massa di giovani, donne… è fondamentale. Tutti costoro mescolati tra loro e animati da una sola volontà, e insieme, possono riscoprire quella forza organizzativa capace di cambiare le sorti anche degli “ultimi e reietti” contro quel potere élitario che viene utilizzato sempre a danno dei più “umili”, che non hanno colpe, se non quella di essere nati in aree geografiche critiche e sotto l’occhio famelico di cinici “padroni del vapore” che lucrano sulle risorse, sulla povertà e il grado di sopportazione della popolazione.
Quei manifestanti disposti in fila ritmica, come nella danza Haka dei Maori, sono stati in grado di dimostrare il valore di quel sol “corpo-massa” capace di tutelarsi e tutelare dai soprusi, e opporsi, nonostante le fakenews, al sistema oppressivo, che, invece, vuol far durare il proprio potere cancellando chi la pensa diversamente. Fondamentale è non perdere questo straordinario patrimonio vivente che dovrebbe, necessariamente, coordinarsi in modo più strutturato, la democrazia è propria di questa massa di persone che si è mobilitata contro l’inciviltà ed è stata capace di evidenziare chi sono i nemici di questo valore, nemici su cui si deve vigilare e da cui bisogna difendersi sempre.
Buon vento a tutti noi!
NOTE:
[1] https://ilmanifesto.it/30-settembre-2020-43-anni-dopo-ancora-in-piazza-per-walter-rossi


13 Ott 2025
Posted by Iskra
