di MOWA
«Gli uomini vogliono essere padroni del futuro solo per poter cambiare il passato.» (Milan Kundera, Il libro del riso e dell’oblio, 1978)
Vi è stato il voto favorevole, in Europa, [1] al pacchetto di € 800 miliardi stanziato per un riarmo generalizzato, accompagnato dalle inevitabili spaccature dei partiti, ma nessuno si è posto la domanda su come sono stati spesi i continui fiumi di dollari ed euro mandati in questi anni all’Ucraina.
Domanda più che lecita visto che molte perplessità sono state sollevate persino dall’odierno Presidente degli USA, Donald Trump, anzi, tutti hanno girato lo sguardo dall’altra parte.
Alcuni seri giornalisti d’inchiesta stanno iniziando a far sentire la voce e a chiedere dove sia confluita quella montagna di miliardi visto che l’Ucraina ha un recente passato di paese corrottissimo. [2] Non solo è un paese corrotto ma anche con forti legami con la criminalità organizzata come sostenuto dal giornalista Franco Fracassi quando afferma che sia stata acquistata anche una banca e che“…con quei soldi la mafia gestirà anche il denaro che servirà per la ricostruzione”.
Se tutto ciò fosse dimostrato confermerebbe quanto raccontato dall’ex complice e rifugiato all’estero, Artëm Dmitruk, che parla di guadagni di Zelenskij sul sangue degli ucraini. [3]
A nulla sono valse le civili proteste da parte dell’opposizione italiana che per voce del deputato Avs, Angelo Bonelli, ha sostenuto verso la presidente del Consiglio: “Giorgia Meloni ha detto sì al piano di riarmo Ue di Ursula Von der Leyen senza alcun mandato, venga immediatamente in Parlamento. Noi chiederemo con una mozione al Parlamento di esprimersi con un sì o con un no. Meloni è obbligata a venire in Parlamento perché per i soldi serve una variazione di bilancio, deve venire in Parlamento e vedremo se la maggioranza la segue”. [4]
E, forse, è comprensibile, anche, lo sfogo in parlamento dei M5S, per voce di Ricciardi, [5] che dice che vi sia un andazzo istituzionale anomalo rispetto alla conosciuta democrazia dei Padri costituenti. E dati i corsi e ricorsi, sempre pensando alla mafia è bene ricordare le sentenze passate riferite a un’altra impressionante mole di denaro, quella “…passata da Berlusconi nelle casse di Dell’Utri” come sostenuto nella trasmissione Report [6] di qualche settimana fa o le “controversie giudiziarie e accuse legate alla criminalità organizzata”. [7] Un sodalizio sempre tra affari e criminalità che passa, molte volte, tra le pieghe dell’indifferenza venendo così rafforzato dall’oblio generale che, però, non può essere una scusante permettendo di farla franca come vorrebbero i malavitosi.
Infatti, l’oblio è insidioso, bisogna, invece, ricordare episodi come quello accaduto al giornalista Ferruccio Pinotti ed alla Casa Editrice RCS, che aveva pubblicato il libro dal titolo: “Colletti Sporchi” [8] in cui era stato scritto “La Fininvest ha finanziato Cosa Nostra ed è stata in rapporti con la mafia” [9] vincendo alla Corte di Cassazione sulla fondatezza della notizia.
L’approssimazione induce taluni a fare scelte politiche sbagliate perché si è persa l’abitudine di leggere le notizie con quella buona dose di critica che dovrebbe spingere le persone a guardare oltre l’infiocchettatura con cui i media confezionano le notizie… Quegli stessi media che sono quasi tutti di proprietà di chi agisce fuori dalle regole democratiche e senza la trasparenza dovuta e che hanno il solo ed unico scopo di fare propaganda e non informazione.
La profondità della ricerca, invece, dovrebbe aiutare le fasce più deboli della popolazione a non cadere vittime dei predatori delle libertà collettive. Non fu un caso che il mondo dei lavoratori si organizzò, sino agli anni ’90, per avere un proprio giornale come l’Unità (fondato da Antonio Gramsci) [10] dove l’angolazione di vedute era molto diversa e più obiettiva di quella di coloro che dominano ed esercitano impunemente il potere. E notizie come il “riarmo” europeo non avrebbero potuto passare come positive o necessarie per la pace ma sarebbero state smascherate per quello che sono, mera propagada di guerrafondai funzionali a chi le armi le produce, le vende e fanno arricchire i soliti noti sulle spalle della povera gente utilizzata, al solito, come carne da cannone.
NOTE:
[2]
UCRAINA, DOVE SONO FINITI I 500 MILIARDI DELL’OCCIDENTE?
Oltre 500 miliardi di euro giunti a Kiev da tutto l’Occidente finiti nelle tasche della mafia, vero socio occulto del Presidente ucraino. E grazie alla banca acquistata con quei soldi la mafia gestirà anche il denaro che… pic.twitter.com/Dq2jdCC4Ep
— Franco Fracassi (@FrancoFracassi1) March 12, 2025
[4] https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/07/rearm-bonelli-meloni-parlamento-video/7904818/
[5]
#M5S⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
E Glielo HA DETTO IN FACCIA?゚ムマ?゚ムマ?#Ricciardi pic.twitter.com/5H2Cb6HssA— Tox Ale (@ToxMagato) March 12, 2025
[6]
Due anni fa l’arresto di Matteo Messina Denaro: quali conti ancora da saldare? Vedremo poi l’impressionante mole di denaro passata da Berlusconi nelle casse di Dell’Utri. Infine, cosa è cambiato a Gaza dall’inizio dell’anno.
Domenica dalle 20.30 su #Rai3 ? pic.twitter.com/wZ96albezn— Report (@reportrai3) January 7, 2025
[7]
Berlusconi ha segnato decenni di politica e imprenditoria italiana, ma la sua figura è stata spesso al centro di controversie giudiziarie e accuse legate alla criminalità organizzata. Un’eredità complessa, fatta di successi, ma anche di ombre. Domenica dalle 20.30, #Rai3? pic.twitter.com/CsrOdPcDi6
— Report (@reportrai3) January 9, 2025
[8] https://www.antimafiaduemila.com/libri/inchieste/950-colletti-sporchi.html
[10] https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Unit%C3%A0#/media/File:L’Unit%C3%A0_12-02-1924.jpg
Foto MOWA