di MOWA
«L’immoralità è la base del dispotismo, come la virtù è l’essenza della Repubblica.» (Maximilien de Robespierre)
Sarebbe curioso sapere cosa pensano gli italiani (al di là dell’appartenenza politica) sulle leggi che hanno condonato (negli anni) gli abusi edilizi e che, oggi, ad Ischia hanno contribuito a causare la frana della montagna che ha distrutto case e procurato dispersi e morti fra la popolazione.
Immaginando l’ovvia risposta negativa, si vorrebbe forzare il ragionamento, come base per un discorso logico, rispetto alla prevenzione che dovrebbe essere ad ampio spettro rispetto ad ogni azione umana proprio per la conservazione della specie e dell’habitat circostante onde evitare un’antropizzazione irreversibile.
Questo discorso, inoltre, dovrebbe essere esteso alle dinamiche messe in atto, nel Mondo, da una classe élitaria che abusa del proprio dominio giocando sull’impreparazione collettiva. Un abuso, si badi bene, fatto a suon di corruzione e di uso della disperazione generale aggiunta all’ignoranza. Da tutto ciò derivano leggi fatte ad hoc che, violando ogni principio di sapienza scientifica, danno corso ad uno spettro vergognoso di clientelismo che è diventato prassi quotidiana e che dà luce (di volta in volta) a fenomeni come “Tangentopoli” [1] o ai successivi “nipotini” che si reggono con leggi ad personam proprio per dare impunità giuridica a chi ha perpetrato danni alla collettività, una massa di avventurieri senza scrupoli.
Un fenomeno, quello dei condoni, che ha diviso la popolazione tra coloro che hanno costruito perchè privati dei diritti basilari normali come quello dell’avere un tetto sulla testa, e coloro che, invece, si sono fatti la seconda, terza, quarta casa o hanno costruito altro immmobile, magari, commerciale, infilandosi nei meandri delle volute, tortuose e favorevoli leggi scritte by-passando il parere degli studiosi dell’ambiente. [2][3]
Leggi gestite da complici di una visione élitaria, di puro profitto, che si sono avvalsi dei bisogni delle persone per “estorcere” consensi elettorali e che hanno costruito case avendone, spesso, con naturale ovvietà, in restituzione la parte più triste fatta di disastri e morti.
Una visione distorta a risposta dei bisogni naturali della popolazione che porta, ad esempio, a far fare ai poveri, agli ultimi, le guerre per l’ottenimento delle ricchezze naturali volute, nel mondo, da una sparuta minoranza, che usa questo dominio cinicamente, a proprio piacimento e che, in questo modo, alimenta il divario e le disparità degli uni dagli altri.
L’ odio di questa élite contro il comunismo, ha rimbambito con il dominio e la manipolazione esclusivi dei media in loro possesso milioni di persone convincendole dell’esatto contrario rispetto ad una modalità di vita che, invece, sarebbe a favore degli ultimi, e dipingendolo come violento e non come la cultura permetterebbe la riappropriazione di aspetti basici della convivenza tra i popoli e di ampliamento dei diritti democratici. Tutto ciò ha creato, invece, un baratro insanabile tra le varie componenti del Mondo divise in Stati.
Se non si recuperreranno quei valori importanti che sono alla base della Costituzione italiana, e non si scrolleranno di dosso le piccinerie individuali, da cortile, sarà ben difficile mantenere la pace e verrà imboccata la peggiore delle strade, quella che porta alla guerra e che darà un paradigma di vita irto di sofferenze alle nuove generazioni per le quali diverrà un miraggio vivere in un mondo basato sull’eguaglianza, sulla solidarietà e sulla democrazia.
NOTE
[2] https://www.facebook.com/watch/?v=3362263487380494