di MOWA
«Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l’accorgerti che ha un po’, o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire.» (di Antonio Gramsci “La nostra città futura”. Scritti torinesi – 1911-1922)
La guerra non è mai stata un valore ma un cedimento della ragione. Detto ciò, bisogna essere capaci, in tutta onestà e senza pregiudizi, di essere in grado di fare alcune riflessioni per vedere le cose il più obiettivamente possibile e non cadere nel trabocchetto dell’infingimento ideologizzato.
Bisogna essere lucidi per capire se questa guerra (in Ucraina) è un freno o un aumento di quella politica militare portata avanti dall’Occidente che non ha visto – o voluto vedere – tutte le guerre volute da un apparato militare, la NATO, che ha tradito gli stessi che, oggi, non capiscono la sua esistenza post-Guerra fredda ma condannano tout court un paese europeo, la Russia, per le sue azioni nonostante avese chiesto più volte, semplicemente, il rispetto degli accordi sottoscritti ad Occidente.
In Occidente, in queste ore, la gente è scesa in piazza per dire basta alla guerra, basta alla vendita di armi, basta alle operazioni sottotraccia (clandestine) per destabilizzare quell’infinità di paesi, come avvenuto nel Kosovo, ex Jugoslavia, Afghanistan, Siria, Venezuela, Cile, ecc. ecc., e queste manifestazioni disturbano i porci interessi di quell’élite che manda al fronte a morire i “poveracci”. E, a proposito di persone morte al fronte ci dovremmo ricordare la Storia di, solo, “ieri”, la Seconda Guerra Mondiale, dove sono morte, sul fronte sovietico ben 27 milioni (26.600.000)di persone per respingere la belligeranza nazista che veniva foraggiata sempre dai padri dell’attuale élite che volevano, come oggi, accaparrarsi le risorse di quel suolo ma che, grazie ai comunisti, sono state salvaguardate. Si deve constatare, anche, che non si sono viste scendere in piazza fiumane di persone indignate contro la base illegale USA di Guantanamo dove si torturano le persone… E dove sono finiti gli organismi internazionali di condanna delle continue violazioni sul territorio palestinese da parte dei sionisti israeliani che hanno fagogitato l’area e privato del diritto alla vita un intero popolo?
Forse, Putin – e non lo si vuole assolutamente giustificare per ciò che ha fatto – è intervenuto in modo spropositato militarmente, ritenendo non più tollerabile che si brigasse nei vari Stati confinanti con la Russia con governi fantoccio neo o paranazisti (come la Polonia, l’Ungheria… poi entrati nella NATO) sostenuti da quel’apparato militare statunitense e si potesse, ancora una volta trasgredire gli accordi come hanno sempre fatto le teste d’ariete naziste per conto dei loro finanziatori di cui nessuno si interessa più di tanto diventando vittima di quel progetto di consenso unidirezionale che arriva a sopportare nelle piazze pacifiste, persino, bandiere del partito neonazista ucraino Pravyj Sektor…
E, poi, dietro tutta questa “instabilità finanziaria”, diventata ora guerra, esiste un convitato di pietra che lavora cinicamente per impossessarsi delle riserve naturali nei vari Stati con l’intento di fare cassa su più versanti e sono i banchieri. Già, quegli stessi banchieri che sono diventati, anche, responsabili istituzionali e mandano armi invece di diplomazia e si fregiano di una claque prezzolata che va dai politici ai militari passando per l’apparato informativo con la funzione di creare consenso unidirezionale e censura additando gli altri di regime.
Bisogna studiare la Storia per capire come i nazisti siano riusciti a prendere il potere e chi avessero dietro le quinte. Forse, allora si potrebbe intuire cosa possa pensare un paese che ha avuto tante vittime per colpa dell’ingordigia di quell’élite occidentale.
Un filone nazista che scorre molto carsicamente tra le pieghe di un finto democraticismo elettorale e che è stato, pian piano, modificato ad uso e consumo di quegli interessi sovrannazionali – che si dimenticano sempre di citare – che ordisce piani su piani per la conquista di nuovi lidi e risorse facendo saltare il banco delle regole, che ha distrutto ogni ipotesi di aggregazione politica e di una propria autonomia valutativa come è occorso al più grande partito d’Europa, il P.C.I. di Enrico Berlinguer che avrebbe voluto una Costituzione come la nostra nel Continente e, quindi, a favore dei popoli prima di avere un esercito come vogliono, invece, i guerrafondai alla Draghi, von der Leyen, ecc.