di MOWA
«La cosa peggiore per i potenti è che non possono fidarsi degli amici.» (Eschilo)
Aumentano le pressioni politiche destabilizzanti nei paesi confinanti la Russia e la Cina con l’evidente intento, da parte dell’élite occidentale, di incrinare la solidità all’interno dei due stati visti come concorrenti economici.
Ultimo della lista dei paesi che vorrebbero far credere all’opinione pubblica mondiale di avere problemi di libertà a protestare per il caro vita è il Kazakistan che però viene smentito da alcuni filmati che minano l’immagine di manifestanti “candidi” e “pacifici”, infatti, compaiono nei video auto cariche di armi [1] e si vedono azioni di puro nichilismo legate a furti [2] contro negozi [3], ecc., che nulla hanno a che vedere con le presunte motivazioni della contestazione. O, peggio ancora, si vedono video di auto [4] che si lanciano, come kamikaze, contro agenti della polizia seminando panico e morti.
Una storia, quella della degenerazione delle manifestazioni, che ha inizio con il desiderio di libertà degli esseri umani, qualcuno, però, vedendo in questo una pericolosità per il proprio tornaconto, ha usato e poi trasformato la forza dirompente di queste manifestazioni in qualcosa di utile e funzionale ai propri fini come dimostrano le storie più recenti in Ucraina dove, apparati stranieri (il c.d. Occidente che dice di volere la “democrazia”) hanno impiantato un sistema crudelmente nazista camuffato da democratico ma che, in realtà, è diventato una base di addestramento terroristico-reazionario di dimensioni planetarie.
Si sospetta ( senza esagerazioni o fantapolitiche) che l’apparato militare statunitense del Pentagono stia pigiando l’acceleratore – tramite la NATO – per arrivare a destabilizzare le due concorrenti economico-politiche più pericolose per i propri interessi, e di quelli dei “cugini” che formarono il commonwealth, con l’obiettivo di appropriarsi delle immense ricchezze del territorio utili per le nuove tecnologie del millennio.
Una realtà destabilizzante che in Italia si era (è?) concretizzata negli anni passati con lo scopo di creare l’ipotesi – poi realizzata – di distruggere quel consenso intorno al più grande movimento comunista sotto la bandiera del P.C.I., e fare così affari a favore delle multinazionali massocapitalistiche che hanno depredato i beni pubblici con le immaginabili e visibili conseguenze. Persone italiane, che avrebbero dovuto dare la propria fedeltà alla Costituzione, ma che, invece, lavoravano, anche, presso l’Ufficio di guerra psicologica del comando NATO con finalità tutt’altro che democratiche. Una doppiezza funzionale e utile per mantenere il controllo degli Stati da parte di potenze che tutto hanno fuorchè il fine del benessere degli oppressi e il fatto di provocare situazioni tragiche – come in quei paesi sopracitati – conferma la crudeltà e il killeraggio di un establishment poco incline ad allargare la democrazia.
Note
[2]
?゚ヌ Saqueos masivos en Almatý, la metrópolis más grande de Kazajistán
▪️ El presidente del país, Kasim-Yomart Tokáev, decretó el estado de emergencia en todo el territorio nacional para hacer frente a los disturbios pic.twitter.com/LcmsIqgKm5
— RT en Español (@ActualidadRT) January 5, 2022
[3]
Atacan con tractores y saquean varios negocios en Kazajistán
Se han registrado en el país saqueos masivos y enfrentamientos entre las fuerzas de seguridad y algunos manifestantes pic.twitter.com/s8FrWYXcLw
— RT en Español (@ActualidadRT) January 5, 2022