di MOWA
«Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopo di che il popolo incomincia lentamente a dimenticare quello che è stato. E il mondo attorno a lui lo dimentica ancora più in fretta.»
(Milan Kundera)
Bisogna essere pragmatici e constatare che viviamo un mondo pieno di opportunisti, di gente senza scrupoli, di abietti (e così via) che si fanno accompagnare da una miriade di sciocchi che pensano di avvantaggiarsi delle loro grazie ma che, invece, saranno sacrificati e messi alla gogna al momento opportuno e, senza scrupolo e morale, verrà tagliata la fune che li accomuna. Una metafora: una gita in montagna tra sconosciuti legati da una fune che viene recisa all’estremità della coda dal capo cordata quando questi si sente minacciato dal pericolo di una eventuale caduta.
Questo è il mondo voluto e salutato con “gioia” dai liberisti, dagli economisti della scuola di Chicago, che hanno teorizzato la privazione del vantaggio di un pubblico servizio a tutto vantaggio dei privati e hanno persuaso milioni di persone – grazie agli stanziamenti milionari di dollari a fondazioni costruite ad hoc che poi hanno costruito scuole pro domo loro– della necessità di tale scelta per garantire al motore dell’economia capitalistica di poter girare liberamente; non importa se il vantaggio è di pochissimi soggetti (una esigua élite) a scapito dei miliardi che, invece, vivono nell’indigenza o nella povertà assoluta.
Una scuola di pensiero – se così si può definire – che ha brutalizzato le aspettative di vita di una quantità inimmaginabile di persone di questo planisfero, con la cinica scusa che si è in troppi e, quindi, si è obbligati a tagliare via i meno fortunati che sono magari nati dalla “parte sbagliata” del Mondo… (o altre stupidaggini del genere) e che ha aumentato la liturgia dell’uomo forte, dell’eletto, del mito del colore della pelle di nazista memoria. Teorie balzane che hanno depotenziato la lotta di classe e sospinto verso categorizzazioni senza costrutto reale ma, purtroppo, funzionali (ed hanno funzionato) a non far convergere verso la causa originaria del contendere: gestione del potere e accaparramento della ricchezza generale!
Una esigua élite che ha sconvolto il Mondo con atti che si possono definire, solo, con l’appellativo di criminale perché non ha tenuto conto delle guerre create per arricchirsi, per non dire dei genocidi, delle mutilazioni o menomazioni di bambini, donne… dovute a quelle stesse armi che, poi, fingono di condannare su quegli stessi giornali di proprietà e scritti con la penna da quei giornalisti che pensano di essersi ricamati un angolo dorato nella Terra di questi individui senza scrupoli né etica a cui viene consegnato un coltello per fare harakiri… (ricordate: la parte terminale di quella fune di cui sopra).
Una miserabile élite che si nasconde dietro strutture occulte come la massoneria con l’intento di governare il Mondo e che manda i propri emissari nelle varie istituzioni democratiche con la finalità di distruggerle come ben spiegato nei libri o video (come: “Dalla P2 ai Rosacroce, c’è una loggia massonica che opera per il Governo Mondiale”) dell’ex magistrato Carlo Palermo dove si parla di pianificazioni, di capi di Governo o presidenti della Repubblica attuali identificati in quei loschi affari. Figure, a ben pensare, coinvolte nello stravolgimento della Prima Repubblica (dove vigevano regole democratiche per l’elezione dei candidati da designare al Parlamento) verso un sistema fraudolento di usurpazione della candidatura (leggi Mattarellum, porcellum…) di cui nessuno parla più perché farebbe saltare il tappo dell’imbroglio costituzionale anche se confermato nelle sedi istituzionali opportune.
Le guerre, i colpi di Stato camuffati, la criminalità, ecc, non saranno ridotte se non vi sarà la consapevolezza che gli oppressi dovranno riprendere il cammino di come vorranno vivere il proprio futuro senza ingerenze e in piena autonomia – si può dire senza esitazione – di classe e per la classe di appartenenza e non rimanere sotto la cappella di un dominio non gradito o desiderato dai più. Un pianeta che ha la necessità di recuperare, per quanto possibile, i disastri combinati da una sorta di cordata fatta da “personalità” che non meritano alcun rispetto o opportunità se non quello di finire sotto tutela e in prigione. Solo così si potrà fare a meno dei vari Pentagono, delle NATO, o altre oscenità militari che hanno fatto conoscere al Mondo solo tristezza e brutalità (sia in patria che fuori) e salutare con le dovute cautele politiche di non belligeranza come il paese cinese sta dimostrando a tutti come unica soluzione possibile.
Foto di Sylvain Mauroux