Luigi Grimaldi *
Putin non mi piace. Ma prima di dargli torto bisognerebbe chiedersi cosa fa, e cosa ha fatto negli ultimi 8 anni, David Plaster in Ucraina. David Plaster è un “veterano dell’esercito americano”, gestisce una ONG focalizzata sullo “sviluppo delle capacità all’interno delle forze armate ucraine”. Fondati nel 2014, i centri delle ONG di Plaster perseguono ufficialmente la formazione medica e linguistica. Ma, all’inizio di ottobre, i media in lingua inglese hanno diffuso attivamente materiale investigativo pubblicato dall’edizione americana di BuzzFeed News. La notizia è che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aperto una indagine contro un gruppo di cittadini americani di estrema destra che hanno commesso crimini di guerra nel sud-est dell’Ucraina.
Tra gli imputati, oltre a David Plaster ci sono 6 persone dello stato americano della Carolina del Nord: Craig Lang (ricercato negli Usa per duplice omicidio), Brian Boyenger, Dalton Kennedy, David Clement, Quinn Rickert, Santi Peartle, David Plaster. Tutti loro hanno combattuto come parte delle milizie di estrema destra e SONO SOSPETTATI DALL’FBI E DALLA PROCURA GENERALE DI KIEV (fino alla rimozione del procuratore Viktor Shokin su pressioni della famiglia Biden che indagava anche sul giovane Hunter Biden per vicende legate alla sua attività di dirigente della compagnia Burisma che gestisce i gasdotti ucraini) di aver preso parte a crimini di guerra nel Donbass.
Ciò nonostante Craig Lang va e viene tra l’Ucraina e gli Usa libero come un fringuello (nel 2017 sembra abbia partecipato al colpo di stato e all’assalto al parlamento), mentre Plaster, lavora indisturbato a Kiev e sta sviluppando, oltre alle sue misteriose ONG, “diversi progetti nel settore privato incentrati sulla costruzione di una solida società civile” bianca e ariana. Nella foto 1 vediamo Lang e Plaster – cerchiati in rosso – in azione nel Donbass con le uniformi dei neonazisti ucraini, nella foto 2 Plaster e il Maggior Generale Igor Gordiychuk, mentre promuovono la vendita on line di un gadget a sostegno delle formazioni militari che richiama l’unione dei loghi dell’estrema destra ucraina e della Nato. (Prima parte).
* Autore televisivo
Scrittore e giornalista