Invito alla pubblicizzazione. iskrae
di Enrico Vigna
Questa è la guerra di cui non vi dicono più nulla, ma che dal 2011 ha provocato tutto questo:
Secondo l’UNICEF, 6,5 milioni di bambini siriani hanno bisogno di aiuto alimentare, sanitario e di assistenza sociale, il numero più alto registrato in 11 anni di conflitto. Dall’inizio della guerra nel 2011, è stata confermata la morte o il ferimento di oltre 13.000 bambini.
L’ottantacinque per cento della popolazione vive sotto la soglia della povertà, con fatica a procurarsi anche solo il cibo quotidiano. Quattordici milioni e mezzo di persone bisognose di sussidi, e alcune stime dicono molte di più. La vita è carissima, tutto è aumentato: un cartone di uova costa 13000 lire siriane, una bombola del gas 110000, quando uno stipendio base è di 100000 !
“Mentre da qui, vediamo angustiati l’incoscienza con cui i paesi occidentali, e l’Italia in prima fila, dimenticano la forza della diplomazia e della ragione per cercare di fermare la guerra ucraina , (che si poteva evitare, la si avvertiva da anni…) e si lanciano spavaldamente in forniture di armi che, ve lo possiamo dire per esperienza, continueranno a sparare e a fare vittime per anni.
E qui da noi in Siria ci chiediamo: fino a quando? Il “fino a quando” dipende anche da noi. Dipende dalla nostra capacità di giudizio, di discernimento sulle cose e sugli avvenimenti. Non possiamo solo “subire e sopportare” ciò che accade. Resistere è importante, e lo vediamo nella grande forza che i siriani hanno, nonostante tutto, di far fronte alla vita e alle difficoltà. Ma oltre alla resilienza occorre l’intelligenza, cioè il “leggere dentro” le cose, farsi una opinione obiettiva, non unilaterale. Avere una visione, e agire di conseguenza, là dove si può e come si può” Sr Marta
NOI da 10 anni siamo al nostro posto, SUL CAMPO, al loro fianco.
Con i bambini siriani – SOS –SIRIA/CIVG
I nostri Progetti di Solidarietà CONCRETA nella Siria martoriata
Mahmoud, Aleppo: ecco il vero simbolo dei bambini siriani
Seppur doloroso è necessario mostrare il dolore infantile per sensibilizzare contro una guerra, ecco, allora le immagini e la storia di questo bellissimo sfortunatissimo bambino dovrebbero essere dovunque. Le manda il dottor Nabil Antaki, eroico ed invicto medico ad Aleppo, che da 11 anni cura i feriti di guerra nell’ospedale dei Maristi. Ecco la storia di Mahmoud riassunta dal dottor Nabil:
«…Mahmoud, 6 anni, è nato senza braccia. Il padre soldato è morto in combattimento per difendere la sua famiglia, la sua terra e la sua patria. Un colpo di mortaio tirato dai “ribelli” ha centrato l’appartamento della sua famiglia e lo ha colpito alle gambe. All’ospedale al Razi hanno dovuto amputargliele. Le ferite non si stavano rimarginando bene ed è stato trasferito da noi. Speriamo che un giorno potrà avere delle protesi e camminare. Lo curiamo nel programma “Civili feriti di guerra”. La storia di Mahmoud va raccontata a tutti. Lui dovrebbe essere l’icona delle sofferenze dei bambini siriani. Ne ho visti tanti, feriti da proiettili e mortai, alla testa, al petto…».
“SIRIA: CHIAMIAMO LE COSE CON IL LORO NOME.. QUESTO E’ L’INIZIO DELLA PACE.. “.
“…Quando taceranno le armi? E quando tacerà tanto giornalismo di parte ? Noi che in Siria ci viviamo, siamo davvero stanchi, nauseati da questa indignazione generale che si leva a bacchetta per condannare chi difende la propria vita e la propria terra. Più volte siamo andati a Damasco; siamo andati dopo che le bombe dei ribelli avevano fatto strage in una scuola, eravamo lì anche il giorno dopo che erano caduti 90 missili sulla città. Abbiamo ascoltato i racconti dei bambini , la paura di uscire di casa e andare a scuola, il terrore di dover vedere ancora i loro compagni di classe saltare per aria, o saltare loro stessi, bambini che non riescono a dormire la notte, per la paura che un missile arrivi sul loro tetto. Paura, lacrime, sangue, morte. Non sono anche questi bambini degni della nostra attenzione? Perché l’opinione pubblica non ha battuto ciglio, perché nessuno si è indignato, perché non sono stati lanciati appelli umanitari o altro per questi innocenti? …”. Sr Marta
Progetto di Solidarietà CIBO per le famiglie siriane più disagiate
Progetto: “AIUTIAMO la piccola ALMA” Aleppo
Fermare la guerra e le violenze non siamo in grado di farlo…. Schirarci e solidarizzare concretamente…dipende, invece, solo da ciascuno e dalla sua coscienza. Enrico Vigna, SOS SIRIA/CIVG
Confidando nella sensibilità che conosciamo, vi invitiamo a contribuire tramite versamento su:
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PER: S.O.S. Yugoslavia-Onlus causale: “Campagna SOS Siria”