Un piccolo contributo mnemonico per capire chi e cosa siano stati i “White Helmets” (Elmetti bianchi) intervenuti in Siria.
Due post che dovrebbero far riflettere le persone se non ci sia stata volontà nell’aggredire certe aree geografiche e ora (che sono in difficoltà per la determinazione dei lealisti siriani a riprendersi il mal tolto), chiedono l’intervento umanitario.
Spieghino, invece, alcune forze occidentali che hanno agito in quelle aree come sia incredibilmente concomitante la diminuzione del terrorismo in quei territori con la fuori uscita di queste organizzazioni che ora vorrebbero proteggere. Casualità? Connivenza? Che altro? Il ruolo dei sionisti israeliani come avanposto dell’imperialismo?
Strane dinamiche messe in atto dai piani alti dell’establishment occidentale che non può rimanere impunito e/o deferito immediatamente alla Corte penale internazionale per genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di aggressione ad un Paese eletto democraticamente come quello della Siria.
MOWA
Ottocento “Caschi bianchi” in pericolo di vita in Siria, Israele li scorta nella fugaL’intervento umanitario richiesto da Usa e paesi europei. Il gruppo è stato accompagnato fino al confine con la Giordania TEL AVIV – Con una complessa operazione logistica, Israele ha aiutato ieri 800 “Caschi bianchi” siriani (membri della difesa civile) e loro familiari a uscire dal territorio siriano, dove la loro incolumità era in pericolo, e a raggiungere la Giordania da dove proseguiranno verso alcuni Paesi che daranno loro asilo. I cittadini siriani sono passati dal valico di Kuneitra e sono così entrati nelle alture del Golan da dove l’esercito israeliano li ha accompagnati fino al confine con la Giordania. L’operazione, ha precisato un portavoce militare israeliano, è stata condotta su richiesta degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei. “Quei civili – ha aggiunto – sono stati evacuati da zone di combattimento nella Siria meridionale perché si trovavano esposti a una minaccia immediata di morte”. Si è trattato, ha precisato il portavoce, di un gesto umanitario “di carattere eccezionale”: Israele cioè non consentirà l’ingresso nel suo territorio di altri profughi o sfollati siriani. “Israele continua a mantenere una politica di non intervento per quanto concerne il conflitto in Siria”, ha precisato ancora il portavoce. Secondo la radio militare, i ‘Caschi bianchi’ siriani operano nelle zone controllate dai ribelli e sono specializzati nel soccorso alle zone bombardate dall’esercito di Bashar Assad e dall’aviazione russa. Con l’avanzata dell’esercito siriano nel sud della Siria, ha aggiunto la emittente, la loro vita è adesso in pericolo. 22 luglio 2018 |
Dipartimento di Stato Usa ammette:
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