Le multinazionali, che possiedono anche il comparto delle assicurazioni, hanno ricominciato ad insistere, vista le scarsa adesione precedente dei dipendenti della Pubblica Amministrazione (PA), sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e farlo passare con il meccanismo del “silenzio assenso”. Se il lavoratore non sceglierà dopo sei mesi l’adesione avverrà automaticamente e non sarà più ritrattabile.
Per realizzare ciò si stanno servendo della compiacenza di CGIL-CISL e UIL le quali fanno campagne di disinformazione sulla reale portata negativa del TFR perché entrerà nella rete del mercato finanziario.
Una pratica, quella del “silenzio assenso”, molto scorretta perché mette in condizione, soprattutto, i neo assunti di avere un pugno di mosche al momento della conclusione lavorativa e questo meccanismo tecnico viene spiegato molto bene nel video sottostante.
Partecipano oltre al docente universitario Beppe Scienza, che spiega i rischi della previdenza complementare e i motivi per i quali è importante tenersi stretto il TFR, e alcuni esponenti di diverse sigle sindacali.
NON FACCIAMOCI INGANNARE DAL GATTO E LA VOLPE!
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