A casa nostra. Cinquant’anni di mafia e criminalità in Veneto (con D. Guerretta e prefazioni di G. C. Caselli, L. Ciotti, P. Grasso, ed. Baldini e Castoldi Dalai, 2006- 2013) di Monica Zornetto
Sinossi:
Parlare di mafia in Veneto? Ma se qui la mafia non c’è”. Quante volte si è detto e ripetuto: e in Veneto si lavora sodo. Eppure qui sono stati mandati al confino personaggi che hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine più importanti della mafia. Qui sono arrivati “Totuccio” Contorno, Salvatore Badalamenti, nipote di quel “Tano” che fece ammazzare Peppino Impastato. Qui Giuseppe Madonia ha potuto condurre i propri business, con la complicità di alcuni imprenditori locali. Ma il Veneto non ha solo importato mafia: l’ha pure creata. In nessun’altra regione italiana, al di fuori di quelle meridionali, è nata un’organizzazione con le caratteristiche del 416 bis. Il Veneto l’ha avuta e l’ha chiamata Mala del Brenta.