L’ex magistrato Carlo Palermo è tornato ad analizzare il ruolo di Trapani, in particolare la zona di Pizzolungo, nelle operazioni clandestine di Gladio-Nato-CIA nel 1983.
Si parla della creazione di “basi radio che vengono fondate, ideate, concepite e trasfuse in ricerche e rapporti specifici nel 1984″. “Esiste un documento del 22 gennaio 1980 – ha detto – che proponeva di attivare gli apparati per individuare questa nuova serie di squadroni, come il 399esimo, uno squadrone che ho citato anche nelle relazioni che sono state dai nostri organi parlamentari per indicare gli organismi operativi dell’organizzazione Gladio” i quali operavano non solo sul piano militare ma anche su quello del “controllo psicologico, e cioè l’effetto di controllo delle masse”.
Palermo ha fatto riferimento alle “operazioni MK, oltre al controllo della mente e al controllo psicologico, erano state introdotte in Italia proprio alla fine della guerra dagli americani. Sono loro che io, ancora negli anni ’90, sulla base degli atti di Trento, avevo individuato e anche mostrato nei libri, il circolo della mafia e della Chiesa, che avrebbe dovuto racchiudere praticamente i nuovi amici degli americani in chiave anticomunista e che venne accolta, che venne accettata e da lì sono poi partite le connivenze con le liberazioni dei mafiosi carcerati da Favignana, dai luoghi vicini a Trapani a quelli della Sicilia, e alla liberazione dei responsabili dei genocidi degli ebrei nei campi di sterminio, ma anche dei fascisti. Tenete presente che un altro personaggio chiave, che ha avuto una grossa parte nella mia inchiesta, è un certo Gaio Gradenigo, che mi fece pervenire in modo anonimo nel 1983, proprio mentre svolgevo le indagini su questi traffici di armi che chiamavano in causa al 90% la Nato e la CIA e gli NSA e i servizi italiani. Mi fece trovare in ultranonimo dei documenti e l’indicazione del luogo a Milano di documenti che indicavano in Argentina gli interessi del Partito Socialista e di Craxi, che cercava di fare i dispetti con i paesi dell’Africa”.
E poi ancora: “Il discorso è che negli approfondimenti da me eseguiti ho acquisito anche la documentazione delle basi di sbarco relative a Roma, e lì forse sarò stato fuori dalla ricerca mirata tra le migliaia di carte, ma quando si sa cosa cercare è più semplice. Ho individuato altri documenti che veramente svelano ciò che è incredibile, ciò che può apparire veramente una follia”.
L’ex magistrato ha mostrato quindi i documenti essenziali riguardanti l’operazione Gladio in questione che dimostrano l’esistenza del medesimo nome e della stessa matrice sin dalla fine del 1969, ricomprendendo cioè sia la fase degli anni Settanta (comunemente definita “eversiva”) sia quella degli anni Ottanta e Novanta (definita stagista e comunemente addebitata solo a Cosa nostra). Quindi ha poi spiegato i documenti che dimostrano la comune radice massonica dell’Operazione Gladio, che ha cambiato l’evoluzione democratica in Italia dal dopoguerra sino ad oggi.
23 Ottobre 2024