Dhaka capitale del Bangladesh. Foto- Ishtiaque Mahmood Rohan Wikimedia Commons
by Matteo Cavallito
Sarebbe salito a 31 vittime il bilancio, forse ancora provvisorio, dell’incendio divampato sabato scorso nell’impianto della Tampaco Foils Limited, una fabbrica di imballaggi situata a nord di Dhaka, in Bangladesh. Lo ha riferito l’organizzazione no profit Business & Human Rights Resource Centre secondo la quale, si tratterebbe dell’incidente più grave occorso in una fabbrica del Paese dai tempi del disastro del Rana Plaza del 2013. L’incendio, che ha provocato anche oltre 50 feriti, alimenterà inevitabilmente l’annoso dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nel Paese e sulle politiche di responsabilità sociale delle grandi imprese che si riforniscono da questo genere di fabbriche nelle nazioni in via di sviluppo.
La Tampaco Foils è un’azienda di packaging che annovera tra i suoi clienti clienti locali e multinazionali estere tra cui British American Tobacco e Nestle. La stessa Nestle ha espresso il proprio cordoglio in una nota definendo la salute dei lavoratori e la sicurezza come requisiti fondamentali dei suoi fornitori. Nel 2011, spiega ancora la nota, un’indagine condotta da SGS, un partner della Nestle, aveva evidenziato alcune carenze di sicurezza nell’impianto della Tampaco Foils. I problemi emersi sarebbero stati risolti in seguito come evidenziato, precisa ancora Nestle, da una successiva ispezione nel dicembre 2012.
16 settembre 2016