In questo video il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che avrebbe accettato di dichiararsi colpevole della violazione di materiale classificato americano e per questo perseguito dalle autorità statunitensi nell’aver pubblicato documenti militari riservati forniti dall’ex analista dell’intelligence dell’esercito Chelsea Manning tra il 2010 e il 2011, salire sull’aereo per la destinazione dell’Australia.
Questa decisione potrebbe fargli evitare il processo negli Stati Uniti per i suoi presunti crimini.
Alcuni funzionari statunitensi affermano che Julian Assange avrebbe spinto il militare Manning, con lo scopo di ottenere migliaia di pagine di dispacci diplomatici statunitensi non filtrate e che, potenzialmente, hanno messo in pericolo fonti riservate nei rapporti di attività importanti legate alla guerra in Iraq, oltre informazioni relative ai detenuti di Guantánamo Bay.
Siamo, assolutamente, contenti della liberazione di Julian Assange, però, a questo punto, ci si domanda: cosa dovrebbe documentare un giornalista investigativo, che ha tra i suoi compiti professionali di scoprire le notizie compromettenti e pericolose dei potenti e a danno della popolazione, per non finire in prigione di massima sicurezza? Sub-domanda: ma chi tutela la popolazione ingannata (o uccisa) da quei potenti e, soprattutto, perché, costoro, non hanno pagato per i crimini commessi?