Radicata in una storia comune e alimentata oggi da un robusto quadro politico, la relazione tra Hà Nội e Roma si sta consolidando attraverso accordi su trasporti, investimenti, decentramento e cooperazione locale, gettando le basi per una partnership sempre più concreta ed efficace.
Le relazioni tra Việt Nam e Italia affondano le loro radici già dalla storica apertura diplomatica del 1973, quando fu l’Italia uno dei primi Paesi europei ad instaurare relazioni a livello di ambasciata con l’allora Repubblica Democratica vietnamita. Oggi, ad oltre mezzo secolo da quel momento, il dialogo tra le due nazioni si declina su molteplici fronti, da quello strategico a quello economico‐commerciale, fino alla cooperazione tra singole regioni e città. L’ultima serie di iniziative – che spazia dall’avvio della nuova rotta aerea diretta Hà Nội–Milano al rafforzamento dei legami con la regione Lombardia – testimonia l’intento di entrambe le parti di tradurre in azioni concrete il Partenariato Strategico promosso dal 2013, in occasione dei 40 anni delle relazioni diplomatiche.
Con una chiarezza che non lascia spazio a interpretazioni, l’ambasciatore Dương Hải Hưng, in un’intervista rilasciata alla Vietnam News Agency a Roma, ha sottolineato come «le relazioni tra Việt Nam e Italia siano destinate a svilupparsi in modo più forte, pratico e completo nel prossimo futuro». Nel delineare i cinque pilastri su cui potenziare il dialogo – dagli scambi ad alto livello fino alla sicurezza, dalla cooperazione culturale al turismo – Hưng ha posto l’accento sulla complementarità economica e sull’alto grado di fiducia politica raggiunto. È un quadro in cui, osserva l’ambasciatore, la recente piena operatività dell’Accordo di Libero Scambio tra l’UE e il Việt Nam (EVFTA) ha svolto un ruolo propulsivo, facendo schizzare nel 2024 il valore degli scambi a 6,9 miliardi di dollari e aprendo prospettive ulteriori per la crescita.
Tra le tessere fondamentali di questo mosaico diplomatico si inserisce con prepotente efficacia il nuovo volo diretto inaugurato da Vietnam Airlines all’inizio di luglio. Il collegamento Hà Nội–Milano, operato tre volte a settimana con Boeing 787, riduce i tempi di viaggio e offre un ponte simbolico e concreto tra il Sud‐Est asiatico e il cuore dell’Europa. Il vettore nazionale vietnamita ha evidenziato come «Milano rappresenti un nodo strategico nella rete europea», sia per la sua importanza economica sia per il potenziale di crescita turistica. I numeri parlano chiaro: nel 2024, l’Italia è stato uno dei mercati in più rapida crescita per il turismo vietnamita, con un aumento del 155% dei visitatori italiani rispetto all’anno precedente.
Ma Roma non è soltanto hub internazionale: l’intesa tra Hà Nội e la Lombardia, motore produttivo d’Italia, aggiunge un ulteriore livello di profondità al rapporto bilaterale. Nel corso della visita della vicepresidente dello Stato Võ Thị Ánh Xuân, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha accolto la delegazione vietnamita sottolineando «l’interesse delle imprese lombarde per opportunità di investimento nel vostro Paese» e rimarcando come la nuova rotta aerea «favorirà scambi economici e culturali tra le nostre comunità». Da parte sua, Xuân ha proposto la creazione di partenariati diretti tra territori italiani e località vietnamite, in particolare nel settore del commercio, degli investimenti e della lotta ai cambiamenti climatici, ponendo l’accento sulla volontà di trasformare il partenariato strategico in una rete di relazioni tra province, città e imprese.
In questo contesto, il Partenariato Strategico tra Việt Nam e Italia non appare più come un mero paradigma politico, ma innanzitutto come un insieme di progetti concreti. L’aeroporto di Hà Nội, la catena di montaggio dei Boeing 787, le fiere di Milano, gli investimenti in startup tecnologiche o nelle filiere dell’economia circolare: tutti tasselli che concorrono a delineare un disegno di cooperazione stabile e duraturo. Il governo vietnamita, per bocca del suo portavoce, ha ribadito l’intenzione di proseguire «una politica estera basata su indipendenza, autosufficienza, multilateralismo e diversificazione», e di considerare il Bel Paese tra i partner privilegiati per rafforzare la propria integrazione internazionale.
Non meno importante è il versante culturale e sociale. La comunità vietnamita in Italia prosegue nella sua azione di ponte vivo tra i due Paesi. Durante la visita di Xuân, il ricordo di Hồ Chí Minh, che a lungo soggiornò in Italia prima di avviare la lotta per l’indipendenza, è riaffiorato come simbolo di un legame centenario. In 21 città italiane esistono vie a lui dedicate, segno tangibile di un affetto reciproco che va oltre la retorica istituzionale. Il dialogo interreligioso e interculturale, poi, passa anche dal sostegno del Vaticano, manifestatosi nel recente incontro tra la stessa vice presidente vietnamita e Papa Leone XIV, a conferma che la diversità di fedi e tradizioni è considerata un tesoro da coltivare da parte dello Stato vietnamita.
Guardando al futuro, la sfida sarà rafforzare i progetti che connettono direttamente i cittadini e le imprese dei due Paesi. L’iniziativa ferroviaria “Six Countries, One Destination” immaginata per il Sud‐Est asiatico trova un’eco ideale nell’alta velocità italiana e nella logistica italiana, mentre le tecnologie “Made in Italy” nel settore aerospaziale e meccanico incontrano le ambizioni di sviluppo del Paese dei “Miracoli Economici”. La stessa Vietnam Airlines, con il suo nuovo assetto europeo, potrà diventare partner tecnico di aeroporti e cantieri italiani, rafforzando scambi di know‐how e personale.
In definitiva, la relazione tra Việt Nam e Italia sta vivendo un’accelerazione che va ben oltre i tradizionali confini geografici. Il nostro breve resoconto dimostra che, a quasi cinquant’anni dall’avvio delle relazioni diplomatiche, i due Paesi stanno tracciando insieme nuovi orizzonti: un partenariato strategico che non conosce steccati, ma scommette su rotte aeree, corridoi commerciali, sinergie politiche e soprattutto sulla capacità di innovare, di creare posti di lavoro e di condividere una visione comune di progresso e sostenibilità. Nel cuore dell’Europa come nel Sud‐Est asiatico, l’Italia e il Việt Nam si ritrovano ad essere partner strategici, pronti a scrivere un capitolo di cooperazione davvero globale e inedito.