di Domenico Marino
Per me è stato davvero un brutto colpo, una bastonata nell’orgoglio, vedere, ieri, in piazza Cavour a Nicotera, mio paese di origine, sventolare le bandiere infami di quella Lega Nord, già Lega Lombarda, poi infine “cambiatasi lupescamente” in Lega per poter rubare anche i voti dei “terroni colerosi”. Perché così sempre ci hanno definito e ancora ci definiscono in molti suoi circoli della lombarda Brianza piuttosto che del Veneto. Regioni arricchitesi col lavoro di meridionali che hanno dovuto lasciare tutto, spesso con stipendi inadeguati, per vivere al Nord in case fatiscenti. ,
E dopo averci sfruttato come manodopera e aver impoverito e depredato la nostra terra a favore del grasso Nord industriale ci volevano ripagare con la secessione, al grido di: tornatene a casa tua terún / terù / teron, terún, terù / terún / tarún, tarùn / taroch / terón, teròch / tarón, terón / terró o teróne / taròne.
Oggi il “giochino” razzista infame viene fatto contro gli immigrati extracomunitari, gran parte dei quali viene in Europa per trovare un po’ di legittima felicità dopo che quella stessa “civile” Europa ha sfruttato, devastato e violentato i loro paesi di provenienza.
Grazie a media compiacenti e mendaci oggi convincono dei “terroni” a prendersela con altri “terroni”. Perché si sa: c’è sempre qualcuno più a meridione di altri….
Io non ho dimenticato!
E non potevo passare dall’infame gazebo senza contestare.
Gazebo allestito col faccione paraculo dell’assenteista Salvini pagato con soldi pubblici per fare record di assenze nei parlamenti dove è stato eletto: in Lombardia e in Europa.
Naturalmente a lavorare duro ci vanno solo i terroni e gli extracomunitari coartati ad abbandonare la propria terra e i propri affetti!
Di Nicotera in quell’infame assembramento non c’era nessuno, forse uno.., solo truppe cammellate da chissà dove.
Alle mie domande su quale fosse il progetto della “Lega Lombarda” per Nicotera, per il Meridione e contro la ‘ndrangheta che ci affama e ci avvelena, ho ricevuto solo minacce a denti stretti con l’intimidazione di andare via dalla piazza del MIO PAESE.
Questa gente che ha perso dignità, ragione e cuore, cavalli di Troia per una nuova colonizzazione politica del Sud si è manifestata per quello che è politicamente: una banda di venduti ed incompetenti, razzisti e fascisti.
Spero vivamente che il Sud si ridesti dal torpore e dal fatalismo che lo ha da troppo tempo contraddistinto e finalmente decida di combattere per i propri diritti in un Paese dove Nord e Sud non debbano più rincorrersi; dove la ricchezza venga equamente redistribuita e dove nessuno, bianco, nero o mulatto debba essere più sfruttato e vessato.