Tratto da La Nuova Alabarda ELCDD
Pensavamo di sentire un dibattito sulla storia del PCI in base al documentario realizzato da Toni Capuozzo (con la partecipazione di Vanni De Lucia), giovedì scorso, 9 settembre, nel corso del festival Leali delle notizie a Ronchi. Invece ci siamo dovuti subire un monologo di Pietro Fassino, praticamente una marchetta per il suo ultimo libro ed uno spot elettorale per il PD. Fassino ha avuto il coraggio di affermare che la scelta di distruggere il PCI fu fatta perché si volevano portare avanti i valori di esso, e quindi, a sentire lui, il PD sarebbe il partito che ancora oggi incarna i valori del vecchio PCI. Ora, non solo noi non siamo mai stati nel PCI, siamo anche sempre stati molto critici nei confronti della politica di quel partito dagli anni ’70 in poi: ma sentire che i valori del PCI siano oggi ancora vivi nella politica del PD (che ha distrutto lo statuto dei lavoratori, ha votato per aggressioni militari a paesi sovrani, ha fatto strame dell’antifascismo rivalutando i “ragazzi di Salò” e avallando le mistificazioni sulle foibe, vota per finanziare la guardia costiera libica che massacra i migranti, e ci fermiamo qui, anche se l’elenco potrebbe continuare) è una cosa che ci ha fatto accapponare la pelle.
Gente che non ha vergogna.