(ASCA) – Torino, 8 ago 2014 – ”Il blocco dei 12 mila quintali di pesche piemontesi alla frontiera russa rappresenta l’ultimo pesante colpo, anche per cio’ che prefigura, su una produzione gia’ messa in ginocchio dall’andamento climatico e dalla crisi di mercato”. E’ quanto commenta l’assessore regionale all’agricoltura del Piemonte Giorgio Ferrero dopo l’embargo deciso da Putin contro le sanzioni Ue sulla questione ucraina. ”Gia’ lo scorso 14 luglio – prosegue Ferrero – ho scritto al ministro Martina, chiedendo il suo intervento presso l’Unione Europea perche’ assumesse interventi straordinari. Cosa che il ministro ha fatto con grande tempestivita’. Abbiamo monitorato continuamente la situazione del settore, anche nel corso dei numerosi incontri avvenuti in queste settimane in Piemonte con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori. L’assessorato sta attivando il percorso per la richiesta di stato di calamita’ naturale e per la creazione di uno strumento finanziario di supporto. A questo punto – conclude l’assessore – l’intervento dell’Unione Europea non e’ piu’ rinviabile. Mi sto muovendo con il governo perche’ la situazione dei produttori piemontesi venga nuovamente rappresentata a Bruxelles, in modo che si adottino i necessari provvedimenti”. com/eg
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“Calamità naturale” ?
Le decisioni di Obama sono una calamità naturale ?