Damasco, 17 mag (Prensa Latina)
La stampa siriana informa oggi che circa 700 cittadini europei combattono in questa nazione come mercenari, affiliati ai gruppi oppositori che lottano per il rovesciamento del governo del presidente Bashar al-Assad.
Le notizie si basano su dichiarazioni del ministro dell’Interno tedesco, Hans Peter Friedrich, che ieri ha rivelato la cifra in una conferenza stampa nel suo paese.
Risaltano i mass media l’avvertenza di Friedrich alle autorità dell’Unione Europea (UE) sulla necessità di stabilire leggi per evitare che questi mercenari possano ritornare almeno nei prossimi due anni ai suoi rispettivi paesi.
Tale proposta sarà presentata il mese prossimo in un vertice di alto livello dell’UE, ha aggiunto.
Precisa l’agenzia di notizie Sana che questo è il primo riconoscimento dei servizi di intelligenza di uno dei governi occidentali sulla presenza di terroristi in questa nazione levantina.
Funzionari di Berlino assicurano che cercano 40 persone che sono uscite a metà dell’anno scorso dalla Germania con passaporti di questo paese verso Siria, per unirsi ai gruppi oppositori che patrocinano per imporre un Califfato diretto per la sharia (legge islamica), ha segnalato.
Allo stesso modo, il ministro tedesco di Relazioni Estere, Guido Westerwelle, ha ricordato ieri il rifiuto del suo paese ad inviare armi alla chiamata insorgenza siriana, facendo notare che non si hanno garanzie per assicurarsi che il materiale bellico non cada nelle mani dei terroristi.
I governi del Regno Unito e Francia hanno mostrato aperte intenzioni di armare gli irregolari con l’obiettivo di spingere quello che denominano un cambiamento di regime a Damasco.
Ig/lr