Il Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba ha espresso solidarietà con la vicepresidente dell’Argentina Cristina Fernández de Kishner,che torna ad «affrontare un processo giudiziario politicamente motivato»
Il Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba ha espresso solidarietà con la vicepresidente dell’Argentina Cristina Fernández de Kirchner,che torna ad «affrontare un processo giudiziario politicamente motivato» ha scritto
nel suo account in Twitter.
«Vincerai questo attacco come ne hai vinto altri prima. Con la verità e la ragione», ha aggiunto nel suo messaggio, riferendosi alla persecuzione politica che vive in questi momenti Fernández de Kishner, così com’è avvenuto in occasioni precedenti con altri leaders dell’America Latina.
Si tratta di una strategia imperiale nei momenti attuali per evitare le elezioni dei veri rappresentanti dei popoli e demoralizzarli di fronte ai loro seguaci, con il fine di mantenere il dominio coloniale nel continente attraverso le oligarchie nazionali corrotte ch difendono il neoliberalismo.
Così lo ha fatto sapere la vicepresidente dell’Argentina Cristina Fernández de Kishner, vittima di un giudizio.
La domanda di 12 anni d carcere e l’inabilitazione perpetua per esercitare incarichi pubblici si basa nella presunta centralità del ruolo della ex presidente nell’ opera pubblica, un presunto e stretto vincolo de favoritismo con Lázaro Báez, sui prezzi e le determinazioni eccessive, ritardi irregolari nella costruzione delle strade, la ricerca di guadagni personali e il lavaggio di denaro attraverso hotels e affitti indica il quotidiano Página 12.
Nel suo allegato di difesa, la leader ha detto che con questo tipo di azioni si vuole distrarre l’attenzione pubblica e non si condannano i veri corrotti, come nel caso dell’imprenditore
Nicolás Caputo per la línea sotterranea del treno Sarmiento, con implicazioni per il Segretario delle Opere Pubbliche José López, nel governo di Mauricio Macri (10 dicembre del 2015 /10 dicembre del 2019).
Questo ha provocato, ha spiegato la vicepresidente, la deviazione di 45 000 milioni di peso del bilancio della nazione,conlapprovazione del presidente, che ha ricevuto anche lui benefici in questo ambiente per privatizzare di più il paese.
Poi ha mostrato prove di messaggi personali tra gli imprenditori (Nicolás Caputo, Juan Chediack e Eduardo Gutiérrez) con la cupola al potere del governo macrista, sulle gestioni di pagamento del denaro.
«Se in Argentina c’era un caso per poter investigare la corruzione in generale, e in particolare in materia di opera pubblica, era questo: quello di José López», ha citato Pagina 12.
Per questo è stata costruita una feroce campagna di menzogne e falsità verso Fernández de Kishner da parte di tutti i media di diffusione di massa e le reti sociali, per impedire che le masse popolari seguissero i leaders onesti e facessero una campagna politica per loro.
Di fronte a questo ambiente di risorse giudiziarie contro la senatrice argentina, nelle strade di Buenos Aires e altre città i militanti del gruppo Frente de Todos e di varie organizzazioni simpatizzanti con il peronismo, hanno
convocato a un sostegno per Fernández de Kishner in una
marcia affollata. Nella capitale hanno subito la repressione della polizia, ha denunciato Russia Today.
Il presidente argentino Alberto Fernández, il Governo nazionale, governatori, intendenti, senatori, deputati e altre figure politiche si sono uniti alla richiesta d’assoluzione pera l’imputata.
Dal’estero si sono sommate voci alla richiesta della fine di questa persecuzione .Tra queste spiccano i difensori della vicepresidente argentina l’ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva; gli ex presidenti della Bolivia, Evo Morales; della Colombia, Ernesto Samper; e dell’Ecuador, Rafael Correa; con l’ex candidato presidenziale della Francia, Jean Luc Mélenchon, ha indicato Telesur. ( GM – Granma Int.)