La vicenda della strage di piazza Fontana, del 12 dicembre 1969 e i fatti ad essa annessi, non cessano, anche a distanza di anni, di sollevare dubbi sulle complicità “occasionali“(?) .
Infatti, sentirete, dalle parole di Silvia, una delle figlie di Giuseppe Pinelli, cosa sia potuto accadere ai documenti sulla morte del padre avvenuta presso la Questura di Milano: la loro scomparsa.
Fatti gravissimi che non si possono lasciar correre anche a distanza di 50 anni, perché la Giustizia non ha scadenze temporali e, anche a fronte del fatto che si stanno, stranamente, riproducendo nel paese dinamiche e/o situazioni che ricordano il clima di quel periodo sfociato in una serie di attentati, e che aveva visto la ricostituzione di partiti nazifascisti (Avanguardia Nazionale, Ordine Nuovo) e in appoggio all’eversione della ‘ndrangheta…[dichiarerà nel merito il collaboratore di giustizia Giacomo Lauro parlando dell’avv. Giorgio De Stefano:
“Diceva che era ora, che era ora che si… che cambiassero le istituzioni e che bisognava aiutare la Destra eversiva in quanto i comunisti e i socialisti …uh …erano contro, era… erano contro la ‘ndrangheta e quin… e allora…praticamente il discorso era questo signor giudice. Loro, io credo, anzi ne sono certo che si erano messi dalla posizione…da…da… si erano portati vicini alla posizione eversiva per interessi più che per ideologia, perché Lei sa che difficilmente lo ‘ndranghetista ha un’ideologia, lo ‘ndranghetista è un tornacontista. Loro secondo me siccome erano vicini a Fefè Zerbi, erano vicini a tanta gente che militava nella zona, nel partito di Destra… tipo per esempio l’avvocato Paolo Romeo che all’epoca era di Avanguardia Nazionale e iscritto al Fuan di Messina, tipo Benito Sembianza, eccetera, eccetera e altri personaggi erano molti vicini a questa gente. Quindi questa gente a mio modesto avviso come diceva Vittorio Canale gli garantivano più sicurezza soprattutto nei processi, perché loro allora erano imputati per le bombe di Mauro, quindi per una estorsione e danneggiamento aggravato e per l’omicidio Sergi.” tratto da “GOTHA il legame indicibile tra ‘ndrangheta, massoneria e servizi deviati” di Claudio Cordova].
Episodi che hanno finito di sfasciare quel tessuto sociale molto fragile, immolato da (e ad) una cultura liberista che ha distrutto diritti e futuro di intere generazioni che credevano in una Costituzione progressiva e innovativa.
MOWA