La legge è uguale per tutti e non è pericolosa per quelli che si attengono ad essa. Ma non sempre, sembra, essere così, almeno a Parma.
Infatti, la vicenda accaduta a Parma ad esponenti di Forza nuova che non hanno firmato il modulo comunale che li avrebbe vincolati (nero su bianco) ai dettati della Costituzione antifascista per poter fare il raduno non sia stata gradita al punto di dichiarare di farlo comunque, nonostante il divieto.
Ora, i militanti di Roberto Fiore si trovano di fronte ad un bivio: salvare la faccia di fronte alla variegata galassia dei fanatici seguaci di quella cultura oppressiva fascista perseverando nel non firmare, oppure, cedendo in idealità e fare il compromesso mettendo in calce la firma su quel modulo.
In sintesi: puri o calabrache?
Una cosa, comunque, è certa troveranno tanta polizia a mantenere l’ordine Repubblicano.
MOWA
Parma, il Comune nega la sala civica al neofascista Fiore
Forza Nuova aveva già annunciato l’appuntamento. Vicesindaco: “Non hanno sottoscritto il documento comunale sui valori costituzionali”
di FRANCESCO NANI
Il vicesindaco del Comune di Parma, Marco Bosi, ha annunciato in Consiglio comunale che la sala civica situata nel quartiere San Pancrazio non verrà concessa a Forza Nuova che sabato aveva comunicato la presenza del leader del movimento neofascista a Parma.
A chiedere chiarimenti in aula era stato il capogruppo Pd Lorenzo Lavagetto, dopo che già sindacati e associazioni partigiane si erano detti indignati per la notizia della sala comunale data in uso a Forza Nuova.
Era stato ricordato che il 10 maggio scorso le stesse associazioni avevano condiviso e sottoscritto con il Comune di Parma il Protocollo d’intesa per la promozione e difesa della democrazia, nel quale figura, tra gli altri, l’impegno a “garantire, anche tramite apposite modifiche regolamentari, che la collaborazione offerta alla società civile nella sua più ampia articolazione organizzativa e associativa (patrocini, contributi, concessioni sale civiche, eccetera) venga subordinata al riconoscimento da parte dei soggetti destinatari della condivisione dei principi costituzionali e alla dichiarazione di rispetto, da parte degli stessi, della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana (secondo la quale ‘è vietata la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista’) della L. 20 giugno 1952 n. 645 (legge Scelba), della L. 25 giugno 1993 n. 205 (Legge Mancino) e loro successive modifiche”.
Ed è in base a questo protocollo che è arrivato lo stop a Forza Nuova, movimento che ha partecipato alle ultime elezioni Politiche con la lista Italia agli Italiani.
“Ho saputo della richiesta della sala civica dai media. Questa mattina ho subito verificato se fosse stata rilasciata la concessione e, in caso positivo, come mai. Il modulo di richiesta di aderenza ai principi e ai valori costituzionali è già attivo e non è stato sottoscritto da Forza Nuova, a cui è stato inviato dagli uffici della società comunale Parma Infrastrutture. La concessione dunque non verrà firmata nonostante abbiano già stampato e diffuso le locandine dell’appuntamento” ha spiegato Bosi.
In pratica, ha sottolineato l’esponente della Giunta Pizzarotti, a Fn era stata data una prima disponibilità da parte del settore municipale competente, ma non avendo presentato un’autocertificazione (richiesta dal Comune) che attesti l’aderenza ai principi antifascisti e ai valori costituzionali, il via libera è revocato.
L’incontro era stato annunciato per venerdì 19 ottobre nella sala civica San Pancrazio in via Emilia Ovest 18/A alle ore 20; la stessa sala dove Fiore era stato nel febbraio scorso in piena campagna elettorale. E anche allora ci furono polemiche.
Da parte sua, Forza Nuova attacca: “Nonostante l’accordo scritto e timbrato dal Comune con relativo bonifico, la concessione della sala civica di San Pancrazio è stata negata senza un motivo. La notizia è stata appresa dalle testate giornalistiche online, senza ricevere nessun documento con la disdetta. Forza Nuova non si fermerà a causa di questa ingiustizia, e in un modo o nell’altro l’incontro del 19 ottobre avrà luogo come promesso”.