Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.
di Domenico Marino
Il M5s e la Lega affermano che un eventuale provvedimento contro l’apologia di fascismo – già sancito dalla Costituzione e mai realmente applicato soprattutto all’interno delle forze armate – è liberticida.
Questo la dice lunga sul livello di fascistizzazione di questi partiti che sono a distanza di decenni una anacronistica emanazione.
In base a quale criterio democratico infatti si parlerebbe di limitazione alle libertà visto che il nazi-fascismo si è sempre posto al di fuori della democrazia e delle sue libertà basilari?
Una democrazia, per quanto sgangherata possa essere, che accettasse il fascismo, anche come espressione, inevitabilmente non sarebbe più una democrazia, poiché legittimerebbe una forma aggressiva, brutale, razzistica e prevaricatrice.
Bisogna capire bene che il fascismo non è un’opinione, né un movimento politico ma è soprattutto un efferato crimine contro l’umanità, e come tale bisogna metterlo al bando. La storia lo ha ampiamente dimostrato.
L’antifascismo è un dovere politico e morale di ogni cittadino sinceramente democratico poiché principio fondante della Repubblica nata dalla Resistenza che ancora gronda il sangue dei nostri padri Partigiani.